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Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'istruzione Lucia Azzolina

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Il panico da riapertura delle scuole tocca tutti, ma meno il nord. E la Lombardia ancora meno: a dimostrarlo bastano i dati che parlano di 20 milioni prenotati dalle province lombarde sui 34 deliberati dal governo venerdì. Questi soldi servono e serviranno a sistemare gli edifici che ospitano gli istituti scolastici, un fondo che complessivamente ammonta a 500 milioni anche se secondo sindacati e enti territoriali ne servirebbero molti di più.

LE CIFRE DEL MINISTRO

Ma mentre si discuteva di vari argomenti le Province lombarde si sono portate avanti con le richieste inoltrare al governo rapidissimamente e ora c’è il rischio che il Sud si trovi senza fondi per adattare gli spazi dedicati ai suoi giovani. Intanto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina rivendica i risultati parlando di “Un istituto su tre che ha avuto almeno un intervento, sono oltre 5177 le aule in più ricavate, 4812 quelle ampliate per un totale di quasi 10 mila aule.

Abbiamo finanziato l’affitto di spazi esterni alle scuole trovando una soluzione alternativa alle aule comunque adatta alla didattica per oltre 200 mila studenti.

Abbiamo investito sugli arredi recuperando in 2 mesi un ritardo di 20 anni”. Azzolina però non ha specificato in quali regioni è stato ottenuto questo risultato.

Sicuramente però c’è un fattore territoriale: “La differenza tra Nord e Sud è che al Nord gli enti locali sono più efficienti e sono meno quelli in dissesto rispetto al centro Sud – afferma Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale presidi – inoltre al Sud non sono stati trovati gli spazi in più per rispettare le distanze”.

Da Roma in giù inoltre si sconta un ritardo storico anche sui banchi: “La maggior parte delle richieste di nuovi banchi sono arrivate da Lazio, Campania e Sicilia perché è dove c’è la percentuale più alta di banchi a due posti che non permettono di rispettare il distanziamento”.

MILANO SFRUTTA I VANTAGGI

Mentre il Sud si dibatte nella crisi economica e logistica, Milano e la Lombardia nel si rilanciano a tutti i livelli: il Comune di Milano ha annunciato che oggi verranno installati i primi moduli destinati ad ospitare i bambini di alcune classi milanesi all’Istituto comprensivo statale Console Marcello, in zona Villapizzone.
Allo stesso tempo pubblico e privato danno prova di saper collaborare: la Città metropolitana che ha la responsabilità della maggior parte degli istituti di istruzione superiore è partita con una sperimentazione unica al mondo e made in Italy per rendere inattivo il Coronavirus: in una scuola milanese 52 depuratori saranno posizionati uno in ogni aula, due per i laboratori e le biblioteche.

CONTROLLO DELL’ARIA

Verrà inoltre installato un sistema di misurazione in tempo reale della qualità dell’aria, attraverso l’analisi di 4 indici: temperatura, presenza di CO2, umidità e presenza di composti organici. In questo modo sarà possibile valutare in ogni momento l’efficacia. Il filtro ideato e brevettato da una startup italian si compone di un reattore fotocatalitico di ultima generazione e da un tessuto antibatterico e antivirale.

L’azione congiunta dei componenti permette di sanificare l’aria, raggiungendo gli obiettivi di contenimento e rallentamento della trasmissione del SARS-CoV-2. Nell’applicazione pratica della tecnologia di sanificazione dell’aria negli ambienti indoor, tutte le reazioni si generano sul filtro e solo le sostanze nocive presenti in aria, compresi i virus, vengono distrutte e/o inattivate, mentre nessun danno è prodotto per le persone presenti nell’ambiente.

LA QUESTIONE IGIENICA

Intanto un notissimo marchio di detergenti sta portando avanti il progetto “Igiene insieme” sviluppato con la supervisione scientifica della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva dell’Universita’ Vita-Salute San Raffaele di Milano per promuovere le buone pratiche dentro e fuori da scuola.

A livello di docenze la Lombardia è, con il centro-nord, coperta a guardare i dati: il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha annunciato la stabilizzazione di 84mila docenti in tutta Italia, ma nelle graduatorie a esaurimento di diverse province, in prevalenza al Centro-Nord, molte classi di concorso sono esaurite e lo sono pure le graduatorie di merito. Dunque, nonostante gli appelli dei sindacati rilanciati dalla Lega su 20mila insegnanti di sostengo mancanti, la Lombardia è più avanti di altre regioni sul fronte scolastico.

TRASPORTI VELOCI

È proprio nella celebrata locomotiva economica italiana anche sul trasporto pubblico si viaggia più veloci del resto d’Italia: i convogli saranno riempiti all’80 per cento, ma sarà difficile aumentare le frequenze perché sono già altissime come ha sottolineato il sindaco di Milano Giuseppe Sala. Il sistema sembra dunque pronto, anche se si è registrato un primo caso tra gli studenti ancor prima che si aprissero i cancelli. Il ragazzo contagiato frequenta un liceo di Cremona e poco prima dell’inizio della scuola ha incontrato i suoi compagni, messi subito in quarantena come lui. Anche la rete di prevenzione sembra dunque funzionare. Ora si attende la prova del 14.


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