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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca

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DAL MEF alla Campania oltre 621 milioni di euro. Per il governatore Vincenzo De Luca sinora sono giunti a destinazione distintamente 131 e 115 milioni per un totale di 246 milioni per potenziare il sistema sanitario. E’ tutto un gioco di parole tra le istituzioni (stanziati, disponibili) e uno scaricabarile sulla pelle dei cittadini. Non c’è chiarezza sui numeri e la Campania sembra essere diventata un pozzo dei misteri. Tutto ciò è anche frutto di una giungla Italia, dove i poteri centrali e periferici si sovrappongono e si elidono a vicenda. Un Paese che doveva attrezzarsi meglio per la seconda ondata, prevista e prevedibile, ma che adesso rischia di essere ulteriormente sommerso dalla pandemia.

Una partita dei numeri si gioca in casa di Massimo Giletti a “Non è l’Arena” di domenica sera su La7 dove viene contestata la posizione della Regione punto per punto partendo dai 163,8 milioni di euro di fondi del Governo erogati a favore della Campania che però, secondo il governatore-sceriffo, non sarebbero arrivati. Per Giletti la cifra arrivata nelle casse campane è più alta: 178 milioni per ristori e mancati tributi, 120 milioni di euro per la chiusura di un contenzioso, quasi 30 milioni per anticipi liquidità e circa 46 milioni per sospensione mutui. In totale lo Stato avrebbe sborsato per la Campania una cifra pari a 621 milioni più ulteriori 246 milioni di fondi confermati anche dagli uffici di Palazzo Santa Lucia. Non sarebbero soldi stanziati ma già nella disponibilità della casse regionali. Pertanto i finanziamenti dati a De Luca non sarebbero 246 milioni ma 621 più i 163 che mancherebbero all’appello. Numeri confermati dal viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri, che ha aggiunto che sono state stanziate anche altre risorse minori.

Ma ci hanno pensato anche i Cinquestelle a sostenere che in Campania sono arrivati fondi a volontà. “Finalmente un pò di chiarezza, sono settimane che lo sto denunciando – ha detto la deputata pentastellata Virginia Villani – De Luca è un incapace mistificatore. In Campania sono arrivati più di 700 milioni di euro mentre la gente continua a morire per la sua inefficienza. Ora mi aspetto che il ministero invii al più presto ispezioni per un po’ di giustizia. I cittadini campani vanno tutelati”. Nei giorni scorsi a contestare De Luca era stato anche il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia . “Perché la Toscana è riuscita a reclutare medici e infermieri e voi no? Il bando lo abbiamo fatto per tutti” aveva sbottato. A rincarare la dose è il solito sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. «In Campania c’è una questione di censo: solo chi ha soldi può evitare di non morire. Mancano ambulanze, ossigeno e inoltre in Campania da due mesi sono bloccati i ricoveri per altre patologie e rischia di esserci anche un mercato nel trovare un posto letto per ricoverarsi – ha denunciato il primo cittadino partenopeo – la responsabilità della sanità pubblica è della Regione Campania e delle sue articolazioni sul territorio».

De Luca non ci sta. Per lui tutti quei soldi non sono mai arrivati nelle casse di palazzo Santa Lucia. Sono soltanto fondi stanziati. “Dall’inizio dell’emergenza, con i provvedimenti DL 14, poi assorbito dal DL 18, e poi con il DL 34, la Regione ha ricevuto: 131 milioni per le diverse linee di azione previste dai DDLL 14 e 18 (assunzione di personale; specializzandi; prestazioni aggiuntive; lavoro straordinario; integrazione del budget strutture private) – ha precisato il presidente – La Regione ha distribuito alle aziende sanitarie tali risorse chiedendo apposite rendicontazioni. Rispetto invece a quanto previsto dal DL 34/2020, la Regione ha avuto 115 milioni per le linee di azioni previste per l’assistenza territoriale (Usca; cure domiciliari; infermieri di comunità; etc.) e per gli incentivi e le altre assunzioni per l’attività ospedaliera; anche in questo caso, le aziende sanitarie hanno già anticipato in buona parte le relative spese che via via la regione sta provvedendo a ristorare. Per quanto riguarda, infine, le risorse previste dal DL 104/2020, ad oggi non è ancora stato accreditato nulla”.

Soldi “immaginari” per De Luca, come altri. “Per la realizzazione dei nuovi posti letto, nessun rimborso è arrivato alla Regione che ha anticipato completamente le risorse dall’inizio dell’emergenza – ha tenuto a precisare la Regione – Si precisa infatti che i 163 milioni di euro, relativi al finanziamento del piano di potenziamento dei posti letto di terapia intensiva e sub intensiva ex art. 2 del DL 34/2020 (cd. Piano del Commissario Arcuri), non sono mai arrivati nelle casse regionali. Ciononostante, la regione Campania e le aziende sanitarie hanno anticipato con fondi propri per finanziare la realizzazione degli interventi per il potenziamento dei posti letto ormai in stato avanzato di completamento”.

Adesso c’è chi chiede la nomina di un Commissario per la gestione Covid in Campania, come Gianpiero Zinzi, componente commissione Sanità e capogruppo della Lega in consiglio regionale. E il caos targato Campania continua.


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