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Francesco Paolo Figliuolo

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Aprile dovrebbe essere il mese della svolta del piano vaccinale. È quanto si deduce dalle dichiarazioni che si susseguono da governo e cabina di regia. L’ultimo messaggio d’ottimismo in questo senso lo ha lanciato ieri il commissario per l’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, durante la sua visita ad un hub vaccinale di Messina. Ha parlato di un arrivo «imminente» di un quantitativo «importante» di vaccini, definendolo «la premessa di un cambio di passo effettivo».

Il segnale di questa svolta si sta avvertendo già da qualche giorno, ha aggiunto Figliuolo, ricordando che in settimana il ritmo quotidiano delle iniezioni si è avvicinato a 250mila al giorno. «Siamo allineati al piano», ha aggiunto il generale. Il quale ha voluto ribadire che «non esiste disparità tra le Regioni» ma che va rispettato l’ordine di priorità delle persone da vaccinare stabilito dal governo. «L’obiettivo è fare cose pratiche, migliorare insieme, cercare la concordia e ciò che unisce per migliorare – ha detto Figliuolo –. Nessuno deve dire di sentirsi defraudato, questo è stato l’inizio ottimale, adesso si deve fare di più e insieme».

Ieri sera il numero delle persone che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino ha raggiunto quota 9milioni e 210mila e 893, mentre il numero di quelle che hanno già avuto entrambe le dosi era di 2milioni e 920mila e 70. Nel rapporto tra dosi consegnate e somministrazioni avvenute, al primo posto la Provincia autonoma di Bolzano (93,5%), seguita da Molise (87,9%) e Sicilia (87,6%). Agli ultimi posti Liguria (76,8%), Sardegna (76,8%) e Calabria (75,4%). Ancora maglia nera alla Toscana per quanto riguarda le somministrazioni agli ultraottantenni (12,6%); su questo fronte le più efficienti sono Marche (33,3%), Molise (32,3%), Basilicata (32,2%).

Le dosi fornite da Pfizer sono 7.668.180, quelle AstraZeneca 2,474.00 e quelle Moderna 826.600. Figliuolo ha spiegato che la prossima settimana sono attese oltre un milione di dosi Pfizer, oltre 500mila di Moderna e oltre un milione e 300mila di AstraZeneca. Ma un afflusso ancora più massiccio si attende ad aprile, così da poter «utilizzare appieno gli hub che stiamo andando a costruire». Del resto, ha ribadito il ministro della Salute Speranza, su Facebook, «la campagna di vaccinazione è la priorità del Paese».

Ampliare il più possibile lo spettro dei cittadini immunizzati, infatti, è propedeutico alle riaperture; e quella della scuola è una priorità, hanno detto venerdì Speranza e il premier Draghi. Parole che hanno trovato ieri il sostegno del presidente del consiglio dell’Ordine degli Psicologi, David Lazzari, il quale ha sottolineato le «ricadute psicologiche negative di una scuola chiusa» sui giovani.

Intanto il bollettino quotidiano del ministero della Salute ha riferito che ieri sono stati 23.839 i test risultati positivi al coronavirus in Italia. In diminuzione rispetto a venerdì, quando erano stati 23.987. Segno più per quanto concerne i tamponi effettuati: 357.154 contro i 345.952 del giorno precedente. I rapporto tra positivi e tamponi effettuati porta il tasso di positività al 6,6%, in decrescita di due punti. Le vittime 380 (il giorno prima 457), 7 in più i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 264 (venerdì 288). Nei reparti ordinari ricoverate 28.621 persone, in aumento di 149 unità.


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