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«Con i provvedimenti di oggi torniamo alla normalità», ha solennemente annunciato il presidente Draghi, perché «eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i comportamenti». Si respirava un’aria di congedo ieri a Palazzo Chigi, nella sala stampa in cui il premier e il ministro Speranza hanno incontrato i giornalisti al termine del Consiglio dei ministri. Un congedo dall’impalcatura emergenziale che dal 30 gennaio 2020 accompagna il percorso del Paese tra i sentieri impervi della pandemia.

LE NOVITÀ SUL LAVORO

Non sarà un vero e proprio liberi tutti, almeno non nell’immediato, ma l’attesa “road map” delle riaperture, che Draghi aveva annunciato alla vigilia dell’offensiva russa in Ucraina e che era poi rimasta “congelata” durante le prime due settimane di guerra, ha finalmente un volto che gli italiani possono osservare. La prima data da segnare sul calendario è il primo aprile, il giorno successivo alla fine dello stato d’emergenza, dunque anche della struttura commissariale e del Comitato tecnico-scientifico (Cts). La seconda è il primo maggio, quando il Green Pass potrà essere riposto nell’archivio del proprio device. Ma andiamo con ordine. Dal primo aprile cade il Super Green Pass nei luoghi di lavoro per gli ultracinquantenni: questa categoria anagrafica fino al 30 aprile potrà dunque recarsi sul posto di lavoro con il Green Pass base, ottenibile attraverso il vaccino, la guarigione o anche con l’esito di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Le sanzioni per chi verrà trovato sprovvisto del certificato verde restano invariate. Il ministro Speranza ha precisato in conferenza stampa che la sospensione dal lavoro in assenza di vaccinazione anti-Covid resterà solo per il personale sanitario, i lavoratori negli ospedali e nelle Rsa. Solo per loro, e non più quindi per i lavoratori di scuola, comparto sicurezza e forze dell’ordine, «c’è un prolungamento dell’obbligo» della vaccinazione «al 31 di dicembre e le norme restano esattamente come sono oggi».

LE ALTRE NOVITÀ

Quanto alle attività ludico-ricreative, il Super Green Pass rimarrà fino al 30 aprile per i servizi di ristorazione al chiuso, per i centri benessere, per le sale gioco e le sale congressi, le discoteche, nonché per gli eventi sportivi al chiuso. Cesserà, invece, l’obbligo del Green Pass rafforzato per tutte le attività all’aperto di bar, ristoranti, spettacoli e sport, per le quali basterà la versione base. La quale continuerà ad essere necessaria per tutto il mese di aprile pure per attività come mense, concorsi pubblici e colloqui in carcere, nonché per i trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei e pullman interregionali). Altra novità, invece, è l’abolizione dell’obbligo di possedere il certificato verde per salire su tram, metro e bus. Le nuove misure sono state prese anche per incentivare il turismo: è in questa prospettiva che vanno lette l’eliminazione dell’obbligo di Green Pass per accedere negli alberghi e la deroga concessa esclusivamente ai turisti stranieri, che già dal 1° aprile potranno consumare in bar e ristoranti con il solo Green Pass base. Si tratta di una richiesta del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e di tutta la Lega. Non è passata, invece, l’altra istanza del Carroccio, ovvero anticipare la sospensione del Green Pass al 15 aprile, a ridosso di Pasqua, anziché al primo maggio.

SCUOLA: COSA CAMBIA

Nei luoghi al chiuso resterà l’obbligo di indossare le mascherine, fino al 30 aprile. «Le mascherine non sono più obbligatorie all’aperto dallo scorso 10 febbraio, salvo casi di assembramento. Restano obbligatorie al chiuso, con l’obbligo di Ffp2, in alcuni luoghi maggiormente a rischio», ha spiegato il ministro Speranza. A proposito di mascherine, confermato l’indirizzo di far cadere l’obbligo di Ffp2 per gli studenti, i quali potranno indossare quella chirurgica. Chiusa anche la fase delle classi in quarantena in caso di focolai: dal primo aprile dovranno restare a casa soltanto gli alunni eventualmente contagiati, non più i loro contatti. Termina poi il sistema a colori, che ormai aveva quasi un mero valore simbolico, e decadono anche per i non vaccinati le quarantene da contatto: l’isolamento sarà previsto solo per i contagiati. Il 15 giugno stop all’obbligo vaccinale per gli over50.


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