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Silvio Brusaferro

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Dopo il leggero rallentamento (ma solo per la riduzione dei tamponi effettuati) registrato nel bollettino di ieri oggi i dati sulla diffusione del coronavirus in Italia ricominciano a crescere facendo segnare altri 32.191 nuovi casi (ieri era +27.354),con 208.458 tamponi, il totale dei contagiati dall’inizio dell’emergenza sale così a 1.238.072.

Sono 733.810 le persone attualmente positive al coronavirus in Italia, 16.026 più di ieri, mentre i ricoveri legati al coronavirus in Italia hanno superato quota 33mila (33.074) con 538 ospedalizzati nelle ultime 24 ore. Per quanto riguarda le terapie intensive sono 120 i nuovi ricoveri che portano il totale a 3.612.

I guariti sono 15.434 in più, incremento che porta il totale delle persone che hanno superato il virus dall’inizio dell’emergenza a 457.798.

Si registra, inoltre, un picco nelle vittime visto che aumentano i decessi che nelle ultime 24ore sono 731 mentre il totale dall’inizio della pandemia raggiunge i 46.464 morti. Un dato quello odierno che ci riporta ai tempi della prima ondata quando il 29 marzo si registrarono 756 decessi mentre solo due giorni prima si era registrato il picco assoluto con 969 morti in 24 ore.

«La curva del contagio è ancora in crescita, ma è una crescita lineare «ha chiarito Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli studi di Milano e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano intervistato da Sky Tg24» sui decessi ha aggiunto che «per lo più si tratta di persone che si sono infettate 15-20 giorni prima – commenta Pregliasco – quando la curva era in salita rapida e per vedere un numero di vittime più basso bisogna aspettare più a lungo..

Per il virologo c’è da attendersi il picco di contagi «spero entro una settimana». E Stefano Merler della fondazione Bruno Kessler alla conferenza stampa al ministero della Salute precisa che comunque: «L’indice Rt non è ancora sotto 1, quindi l’epidemia è ancora in crescita. Ma c’è una decrescita» rispetto all’espansione registrata negli scorsi giorni. Tradotto, la curva si sta raffreddando ma non c’è alcuna inversione di tendenza: i contagi continuano a crescere e lo faranno ancora per diversi gironi.

Quindi ora, «l’obiettivo è portare rapidamente Rt sotto 1», come ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.


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