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Lorenzo Fontana, della lega, è il nuovo presidente della Camera dei deputati

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Lorenzo Fontana, esponente della Lega, è stato eletto presidente della Camera. Il raggiungimento del quorum, nel corso della quarta votazione, è stato salutato dall’applauso della maggioranza.

L’opposizione, invece, non ha applaudito. Fontana ha ottenuto 222 voti: 77 per Maria Cecilia Guerra, 52 per Federico Cafiero de Raho, 22 per Matteo Richetti. Due voti dispersi, 11 schede nulle, 6 le bianche.

MAGGIORANZA COMPATTA SUL NOME DI LORENZO FONTANA PRESIDENTE DELLA CAMERA

“Faremo oggi il nostro presidente della Camera. Il nostro nome è Fontana”, le parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, prima della quarta votazione che si è rivelata decisiva. Sul nome di Fontana, il centrodestra si è presentato al voto compatto.

“Forza Italia voterà Lorenzo Fontana come Presidente della Camera dei deputati”, ha assicurato infatti in un tweet Antonio Tajani, Coordinatore nazionale del partito. “Oggi votiamo Fontana, sulla scheda scriviamo Lorenzo Fontana, visto che ce ne sono diversi…”, ha poi ribadito l’azzurro ai giornalisti.

Quanto alle consultazioni al Quirinale, se il centrodestra andrà unito o meno, Tajani ha tagliato corto: “Ogni giorno ha la sua soluzione. Oggi votiamo Lorenzo Fontana e vediamo di eleggerlo subito. Oggi eleggiamo Fontana, per le consultazioni c’è tempo, vedremo…”.

Subito dopo la riunione coi suoi, Matteo Salvini ‘ha scortato’ il presidente della Camera in pectore Fontana. Poi si è diretto in buvette per un caffè e ha incrociato Giancarlo Giorgetti. Insieme si sono avviato al bancone mentre il segretario ha scherzato: “Sta già preparando la legge di bilancio…”.

PD VOTA GUERRA, TERZO POLO RICHETTI, M5S CAFIERO DE RAHO

Il Pd ha scritto il nome di Maria Cecilia Guerra sulla scheda per la elezione del presidente della Camera. Un nome, quello della sottosegretaria al Mef di bandiera, da offrire a tutte le opposizioni come scelta condivisa. La scelta è emersa dalla riunione del gruppo Pd.

“Orgoglioso di votare Maria Cecilia Guerra alla Presidenza della Camera. Una persona seria. Un messaggio chiaro alla destra che propone con La Russa e Fontana un’idea di Paese regressiva: i nostri valori non sono negoziabili”, ha scritto quindi su Twitter il deputato e coordinatore di Articolo 1 Arturo Scotto.

“Voteremo Cecilia Guerra come candidata alla Presidenza della Camera. Lei ha una storia e una cultura politica diversa della nostra, ma oggi di fronte alla candidatura di Lorenzo Fontana, con la quale la destra impone di prepotenza una visione estrema e reazionaria sui diritti, scegliamo una donna libera e aperta sui diritti civili e le libertà di tutti e soprattutto delle donne”, hanno dichiarato i deputati di +Europa Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, rispettivamente segretario e presidente del partito.

“Di fronte allo scenario che si sta delineando nel Paese con una destra che al Senato ha eletto un nostalgico del Ventennio e a Montecitorio propone un oltranzista contro i diritti delle donne e della comunità lgbt+, con controversi rapporti con la Russia di Putin, riteniamo che sia necessario dare un segnale della massima coesione delle opposizioni per dare inizio ad una nuova stagione di contrasto alla destra. Cecilia Guerra è una figura che può rappresentare degnamente le Istituzioni per le competenze e per il suo impegno politico al servizio del bene comune. Pertanto i deputati e le deputate dell’Alleanza Verdi Sinistra (che attualmente sono 10, avendo due parlamentari in malattia) la sosteranno”, si legge in una nota.

Il Terzo Polo, Iv e Azione, ha scritto invece il nome di Matteo Richetti sulla scheda. Lo si apprende da fonti dei due partiti.

“Voteremo Cafiero De Raho”, ha annunciato quindi il leader del M5S Giuseppe Conte, dopo aver riunito i deputati eletti nelle file del Movimento alla Camera. Il M5S ha deciso di non convergere dunque sul nome di Maria Cecilia Guerra, proposto dal Pd alle altre forze di opposizione.


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