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La sede del Ministero per lo Sviluppo Economico

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Cosa prevede l’avviso e come ottenere i contributi

Con due decreti del 25 marzo 2022 il ministero dello sviluppo economico ha reso noto che le imprese possono presentare domanda di agevolazione per gli investimenti nelle filiere industriali strategiche (agroindustria, design, moda e arredo, automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico e farmaceutico) e innovative, anche nei settori delle rinnovabili e delle batterie, attraverso lo strumento dei nuovi contratti di sviluppo. In questo modo il dicastero ha attivato gli interventi previsti nel piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), al fine di sostenere la competitività del sistema produttivo con la realizzazione di progetti su tutto il territorio nazionale.

Le caratteristiche dello strumento

Il contratto di sviluppo rappresenta il principale strumento agevolativo dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici e innovativi di grandi dimensioni. La normativa in vigore consente di finanziare:

  1. Programmi di sviluppo industriali, compresi quelli riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  2. Programmi di sviluppo per la tutela ambientale;
  3. Programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali.

Nell’ambito di questi programmi, lo strumento può finanziare, altresì, interventi di ricerca, sviluppo e innovazione nonché opere infrastrutturali.

Dotazione finanziaria e contributi

I fondi a disposizione per l’intervento ammontano complessivamente a 3,1 miliardi di euro. L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili alle agevolazioni non deve essere inferiore a 20 milioni di euro, ovvero a 7,5 milioni di euro qualora il programma riguardi esclusivamente l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

I soggetti beneficiari

I progetti possono essere realizzati da una o più imprese, italiane o estere, di qualsiasi dimensione. Il programma di sviluppo può, altresì, essere realizzato in forma congiunta anche mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete. Nei contratti di sviluppo i soggetti beneficiari delle agevolazioni sono articolati in:

  1. Proponente, ossia l’impresa che promuove il programma di sviluppo ed è responsabile della coerenza tecnica ed economica del programma medesimo;
  2. Imprese aderenti, ovvero le eventuali altre imprese che realizzano progetti di investimento nell’ambito del programma di sviluppo.

Le tipologie di agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche combinate tra loro:

  1. Finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili;
  2. Contributo in conto interessi;
  3. Contributo in conto impianti;
  4. Contributo diretto alla spesa.

L’entità delle agevolazioni, nel rispetto dei limiti delle vigenti norme in materia di aiuti di Stato, è determinata sulla base della tipologia di progetto, della localizzazione dell’iniziativa e della dimensione di impresa, fermo restando che l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.

Presentazione delle istanze e scadenza

Le domande di finanziamento devono essere presentate esclusivamente online, sulla piattaforma dedicata messa a disposizione da Invitalia, che opera sotto le direttive e il controllo del Ministero dello sviluppo economico. Lo sportello telematico resterà aperto dalle ore 12 del giorno 11 aprile 2022 alle ore 17 del giorno 11 luglio 2022.

I modelli per la presentazione delle istanze e le modalità di presentazione saranno indicati nell’apposita sezione dedicata ai contratti di sviluppo del sito internet di Invitalia.

Le domande saranno valutate dal soggetto gestore nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione fino a esaurimento delle risorse disponibili, riconoscendo priorità all’idoneità dei programmi industriali a sviluppare, consolidare e rafforzare le catene nazionali nel settore delle rinnovabili e delle batterie, anche al fine di preservare la continuità di forniture e approvvigionamenti.


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