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Il Parlamento europeo ha approvato, nella seduta di ieri, un emendamento presentato dalla sinistra del Gue che chiede all’Unione europea di “sostenere l’iniziativa presentata da India e Sud Africa in seno al Wto per una sospensione temporanea dei diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, le attrezzature e le terapie per far fronte alla covid-19”. Il testo è passato con 468 sì, 63 no, 162 astenuti. Tra le forze politiche italiane a favore Pd, M5s, votano contro Fratelli d’Italia e Forza Italia, astenuta la Lega.

Il voto favorevole, per nulla scontato, è arrivato al termine di un dibattito in cui l’aula si è mostrata divisa sul tema della condivisione dei vaccini. La risoluzione discussa è incentrata sull’accesso “equo, tempestivo e a prezzi contenuti al vaccino per le persone dei paesi in via di sviluppo, in particolare quanti appartengono a gruppi vulnerabili e ad alto rischio, comprese le persone affette da Hiv/Aids”. L’emendamento approvato invita anche “le società farmaceutiche a condividere le proprie conoscenze e i propri dati attraverso il pool di accesso alle tecnologie (C-TAP) relative alla COVID-19 dell’Organizzazione mondiale della sanità”.

Cosa succederà adesso? Il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha spiegato che l’Ue è pronta a discutere la questione della sospensione dei brevetti e a proporre una limitazione nelle restrizioni all’esportazione, risolvere i colli di bottiglia nella produzione, studiare i requisiti per le licenze, investire in capacità di produzione nei paesi in via di sviluppo e aumentare i contributi all’iniziativa Covax. A luglio la Commissione dovrebbe presentare una proposta all’Organizzazione mondiale della Sanità ma sulla decisione pesa il convinto “no” della Merkel alla proposta di liberalizzazione delle licenze.  


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