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Elisabetta Gregoraci durante il video

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DA IERI è on line, sui canali social di “Calabria straordinaria”, un nuovo spot d’autore che promuove la regione oltre confini con regia di Giacomo Triglia, il filmmaker reggino che trasforma le canzoni in esperienze cinematografiche. Archiviata l’esperienza Muccino – il cui corto si districò tra l’ilarità per quel congiuntivo sbagliato d’esordio (dove vuoi che ti porto?) e le polemiche per coppola e asinelli, sfiorò il contenzioso perché il regista “spoilerò” l’anteprima e finì con una transazione – la Calabria ci riprova e stavolta a chilometro zero.

VIDEO – LO SPOT CON ELISABETTA GREGORACI

Triglia ha iniziato nel 2009 con Dario Brunori e non si è più fermato. Ha lavorato con i Maneskin, Francesca Michelin, Samuele Bersani, Irene Grandi, Ligabue, Levante e ha firmato il video di “Alla salute” di Jovanotti, girato in Calabria tra Scilla e Gerace: e fu, quello, un megaspot a giudicare dai numeri che il solo post del cantante, un selfie con alle spalle l’incantevole Chianalea, macinò su Instagram.

VIDEO – ALLA SALUTE DI JOVANOTTI, GIRATO A SCILLA

Si gioca in casa – e verrebbe da dire naturalmente, ma forse poi non è così scontato se si ricordano le polemiche che scatenò «la mia Liguria» di Elisabetta Canalis – anche per la protagonista del video. A guidare lo spettatore alla scoperta della Calabria, nello spot di Triglia, è la showgirl Elisabetta Gregoraci, nata e cresciuta a Soverato, in provincia di Catanzaro. Prende il “posto” – almeno nella breve storia dei corti d’autore commissionati dalla Regione – della coppia formata da Raoul Bova (da parte paterna è originario di Roccella Jonica) e Rocío Muñoz Morales scelta da Muccino. Lì il calabrese Raoul Bova faceva da Cicerone alla compagna Rocío, adempiendo alla promessa di farle conoscere la propria terra.

VIDEO – LO SPOT PROMOZIONALE DI MUCCINO

Nello spot di Triglia – un road movie dal titolo “Verso Sud” – il viaggio in Calabria è condotto in solitaria da Gregoraci, che si sposta in parte su una decappottabile dal sapore vintage e in parte in barca. Certo, le scene in cui percorre strade che si affacciano sul mare ricordano le discese della coppia Bova-Muñoz, ma le somiglianze terminano qui. Muccino aveva optato per un corto recitato, tra dialoghi e voce narrante (di Bova). Qui invece domina, insieme al video, la musica, che è un po’ anche la firma del lavoro di Giacomo Triglia. La colonna sonora scelta – riuscita compagna di viaggio delle immagini che scorrono – è “Da cielo a cielo”, brano del 2015 del cantautore siciliano Dimartino, tratto dall’album “Un paese ci vuole”. Un riferimento, quella di Dimartino, a Pavese e al suo “La luna e i falò”. L’ultimo romanzo dello scrittore piemontese, l’opera del congedo, in cui tornano i temi del viaggio, della memoria, del ritorno dolceamaro a casa. «Un paese ci vuole – scrive Pavese – non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti».

Un paese, come i borghi che ritroviamo anche nel video di Triglia e che d’estate, oltre ai turisti, si preparano ad accogliere i tanti calabresi di ritorno. I borghi, dunque, ma anche il mare. Protagonista irrinunciabile, con le sue spiagge variegate dalla sabbia alle rocce – il video si chiude con il suggestivo scorcio dell’Arcomagno a San Nicola Arcella e lo sciabordio delle acque resta in sottofondo, quando la musica è sfumata via e stanno scorrendo i titoli di coda –, ma non esclusivo. Ci sono la storia (a titolo di esempio, citiamo Capocolonna), l’arte (il museo all’aperto di Cosenza), le montagne (la Sila), paesaggi e belle naturalistiche mozzafiato (il borgo di Pentedattilo, arroccato su una roccia a forma di mano, e i calanchi bianchi, dalle vibes quasi lunari di Palizzi). Non una Calabria, insomma, ma tante Calabrie, ché a volte il passaggio da un frame all’altro quasi ti fa pensare che una sola regione non possa racchiudere tanta ricchezza di luoghi e suggestioni.

A chiudere questo racconto, che parla sì ai visitatori ma in fondo pure ai calabresi e alle loro radici, una citazione da Leonida Repaci. «Per me Calabria significa categoria morale, prima che espressione geografica. Calabrese, nella sua miglior accezione metaforica, vuol dire Rupe, cioè carattere. È la torre che non crolla giammai la cima pel soffiar dei venti». Come a dire che l’obiettivo del video è quello di raccontare non solo un luogo, ma anche il suo spirito.

Il road movie “Verso Sud” è stato realizzato per “Calabria Straordinaria”, il piano di promozione turistica della Regione, e prodotto da “Calabria film commission”. Una delle tante iniziative – spiegano dalla Regione – per la promozione del cineturismo. Il trailer era stato presentato a febbraio a Milano, in occasione della quindicesima edizione della Bit, la Borsa Internazionale del Turismo. Il video completo è destinato ora alla diffusione via social e web e sarà presentato dalla Regione nelle fiere di settore. E l’accoglienza sui social, finora, è decisamente buona: c’è chi si chiede se non sia un po’ tardi, a fine luglio, uscire con un video promozionale, ma larga parte dei commenti è positiva.


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