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Non tutti amano San Valentino Festa degli innamorati. Ma nella ricorrenza può starci anche un bel libro che di occupa di riflettere sui film che hanno rappresentato l’amore come un sentimento decisivo nella nostra esistenza.

Roberto De Gaetano, docente di Filmologia all’Università della Calabria, fondatore e direttore della combattiva rivista “Fata Morgana” e autore di pregiate pubblicazioni nel suo ultimo libro “Le immagini dell’amore” (Marsilio) affronta con un’introduzione degna dei frammenti di Roland Barthes un’analisi filosofica sul gioco amoroso attraverso la passione, l’incontro, la coniugalità.

Ogni uomo e donna vede attraverso una storia d’amore il suo mondo rifondarsi. Dopo il romanzo è il cinema che ha saputo meglio rielaborare questa capacità attraverso le immagini rivisitando le forme mitiche dell’amore. De Gaetano per meglio esplicitare il suo paradigma lo esemplifica attraverso dieci capolavori del cinema che qui vi sintetizziamo attraverso le sue parole e le immagini dei film.

AURORA (1927) di Murnau

La moglie, il marito e l’amante. “Aurora” il primo film americano di Murnau, sembra giocare con un classico triangolo. “Il film più bello del mondo” secondo Truffaut, scrive invece De Gaetano “va oltre un tradizionale triangolo”. Il sottotitolo ci dice che è in gioco “il canto di due umani”. Con l’amore che si confronta tra i piaceri della città e il focolare familiare dell’idillica campagna.

UNA GITA DI CAMPAGNA (1936) Renoir

Una scampagnata non è solo vacanza. È l’abbandono della città. Il film tratto da Maupassant è ispirato ad una tradizione pittorica che fa riferimento anche al padre del celebre regista francese. Quando la campagna diventa avventura. Due canottieri corteggiano madre e figlia in presenza dei loro compagni. Il ritorno a distanza di tempo sul luogo dell’avventura servirà a fare della scappatella un’avventura della vita.

L’ORRIBILE VERITA’ (1937) di Mc Carey

Una delle grandi commedie matrimoniali degli anni Trenta, protagonista Cary Grant, in cui la tematizzazione dell’amore concerne la durata (un orologio apre e chiude il film). La commedia per raccontare la gelosia che esclude ogni dramma perché la società rende relativo tutto quello che accade. Film molto divertente. Vinse un Oscar.

I RACCONTI DELLA LUNA PALLIDA D’AGOSTO (1953) di Mizoguchi

L’Occidente scopre il cinema giapponese. Siamo nel Medioevo infestato da guerre e banditi. Un ceramista e un aspirante samurai senza qualità avviano la dissoluzione delle loro vite e dei loro affetti. A pagarne il prezzo saranno le rispettive mogli. Complici i fantasmi dell’amore.

MONICA E IL DESIDERIO (1953) di Bergman

Film molto amato dalla Nouvelle Vogue (citato nei “400 colpi” di Truffaut) e da un famoso scritto di Godard sul “primo piano più triste della storia del cinema”. Storia di una diciottenne e dell’incontro con il quasi coetaneo Henry. Il contrasto tra la città e l’isola deserta. Siamo in un film di Bergman e gli esiti sono imprevedibili

Bergman-Monica e il desiderio (1952) – YouTube

JULES E JIM (1962) di Truffaut

Il più celebre triangolo amoroso della storia del cinema. La protagonista non è solo una donna divisa tra due uomini con due caratteri diversi. E’ una donna che si rende disponibile a ogni sorta di incontro con la totalità del mondo e degli uomini. Un capolavoro della storia del cinema.

ULTIMO TANGO A PARIGI (1972) di Bertolucci

Un film che racconta tre modi di vivere l’amore e le sue variazioni. La casa in cui Jeanne e Paul s’incontrano, il melodrammatico del suicidio della moglie di Paul, e il commedico matrimoniale di Jeanne e del suo fidanzato, il regista cinematografico Tom. Un film immortale. Al netto del clamoroso scandalo.

RACCONTO D’INVERNO (1992) di Rohmer

Un incontro d’amore in Bretagna. Cinque anni dopo un ritorno a Parigi. C’è un mistero nel film di Rohmer. Il suo incontro che ci sembra così prossimo di persone come noi, alle prese con questioni d’amore, e che affidano alle parole le loro relazioni, di fatto è un mondo opaco, distante da ogni possibile immedesimazione.

BRIGHT STAR (2009) di Campion

Londra 1818. Un ago in primissimo piano trapunta un tessuto, e una donna cuce alla finestra. E’ Fanny, colui che amerà corrisposta il poeta Keats. L’arte del cucire si misurerà con l’arte poetica: artigianato e creazione. Un film ispirato ad una storia vera che rompe molti schemi di una regista mai banale nell’esplorare i sentimenti e l’amore

COLD WAR (2018) di Pawlikowski (2018)

L’amore al tempo della Guerra fredda. L’intensa passione tra un maestro e una giovane cantante. A Berlino lui decide di scappare ad Ovest oltre il Muro. Lei non lo segue. Lui l’aspetto invano. Si rivedranno a Parigi. Il tutto in un bianco e nero che sigilla le polarizzazioni astratte ed estetizzanti della passione.


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