X
<
>

Matteo Berrettini

Condividi:
1 minuto per la lettura

MELBOURNE (AUSTRALIA) – Matteo Berrettini si qualifica per le semifinali degli Australian Open, primo Slam del 2022 (montepremi 54,2 milioni di dollari) entrato nel vivo sul cemento di Melbourne Park nella metropoli australiana.

Il 25enne tennista romano, n.7 del ranking e del seeding, si è imposto nei quarti sul francese Gael Monfils, n.20 Atp e 17esima testa di serie, con il punteggio di 6-4 6-4 3-6 3-6 6-2. Per un posto in finale l’azzurro sfiderà lo spagnolo Rafael Nadal, sesta forza del tabellone, che nell’altro quarto di giornata ha piegato per 6-3 6-4 4-6 3-6 6-3 il canadese Denis Shapovalov, 14esima forza del tabellone.

Domani torna in campo l’altro italiano in corsa, Jannik Sinner: il 20enne altoatesino, 10 Atp e 11esimo favorito, se la vedrà con il greco Stefanos Tsitsipas, quarta testa di serie. Obiettivo semifinale anche per la coppia formata da Simone Bolelli e Fabio Fognini.

I due azzurri, reduci dalla finale a Sydney, scenderanno in campo domani nei quarti del doppio contro la formazione composta dallo statunitense Rajeev Ram e dal britannico Joe Salisbury, seconde teste di serie del torneo, campioni nel 2020 ed ancora finalisti nella passata edizione. Stabilita la prima semifinale femminile.

Per un posto in finale se la vedranno la numero 1 del mondo e del torneo, l’australiana Ashleigh Barty, e l’americana Madison Keys. Nei quarti Barty ha liquidato per 6-2 6-0 la statunitense Jessica Pagula, testa di serie numero 21, mentre Keys ha eliminato, per 6-3 6-2, la ceca Barbora Krejcikova, numero 4 del ranking Wta e del seeding.

In collaborazione con Italpress


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE