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ROMA – Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza Covid-19 scendono nelle ultime 24 ore i pazienti in terapia intensiva. Rispetto a ieri sono 74 in meno, per un totale di 3.994. Di questi, 1.326 sono in Lombardia. I dati è stati resi noti nella consueta conferenza stampa dalla Protezione civile.

Sono 2.886 in più le persone risultate positive al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Un dato in aumento rispetto ai 2.339 in più di ieri. Il totale degli attualmente positivi è di 88.274. Di questi, 29.010 sono ricoverati con sintomi – 269 in più rispetto a ieri – e 55.270 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono 15.362 i morti dopo aver contratto il coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 681. Venerdì l’aumento era stato di 766.

I casi totali in Italia – compresi deceduti e guariti – sono 124.632, in aumento di 4805 rispetto a ieri. Sono 20.996 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.238 in più di ieri, quando l’aumento dei guariti era stato di 1.480. I tamponi eseguiti ad oggi sono 657.224. Rispetto a ieri sono stati eseguiti 37.375 tamponi.


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Dai dati della Protezione civile emerge che sono i malati in Lombardia (1.031 in più rispetto a ieri), 12.523 in Emilia-Romagna (+345), 9.093 8.861 in Veneto (+861), 9.693 9.130 in Piemonte (+563), 3.497 nelle Marche (-134), 4.909 in Toscana (+145), 2.746 in Liguria (+148), 3.106 nel Lazio (+97), 2.496 in Campania (+144), 1.336 in Friuli Venezia Giulia (+12), 1.753 in Trentino (+94), 1.201 in provincia di Bolzano (-8), 1.973 in Puglia (+24), 1.726 in Sicilia (+62), 1.356 in Abruzzo (+55), 927 in Umbria (+7), 560 in Valle d’Aosta (+0), 789 in Sardegna (+45), 662 in Calabria (+0), 171 in Molise (+27), 244 in Basilicata (-3).

Quanto alle vittime, se ne registrano 8.656 in Lombardia (+345), 1977 in Emilia-Romagna (+75), 607 in Veneto (+35), 1.128 in Piemonte (+85), 574 nelle Marche (+17), 307 in Toscana (+17), 542 in Liguria (+23), 186 in Campania (+5), 212 nel Lazio (+13), 145 in Friuli Venezia Giulia (+9), 173 in Puglia (+9), 146 in provincia di Bolzano (+0), 111 in Sicilia (+10), 153 in Abruzzo (+13), 39 in Umbria (+1), 70 in Valle d’Aosta (+7), 204 in Trentino (+7), 49 in Calabria (+4), 41 in Sardegna (+0), 11 in Molise (+0), 11 in Basilicata (+0).

«Oggi è scomparso un servitore della Stato, Giorgio Guardamacchia, che operava nella scorta del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. A lui credo che tutti noi dobbiamo dedicare un sincero e affettuoso pensiero. L’ho voluto citare perché le forze dell’ordine stanno giocando un ruolo importante». Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, in conferenza stampa dalla sede del Dipartimento della protezione civile.

«I numeri confortanti di oggi – ha proseguito Locatelli – ci dicono che non abbiamo scampato il pericolo, ma che le misure messe in atto hanno contenuto il contagio epidemico».

«Mascherine obbligatorie in Lombardia? Io non la uso perché rispetto le distanze. È importante indossarla se non si rispettano le distanze», ha detto il capo della protezione civile Angelo Borrelli.

«Ci avete sentito spesso in questi giorni parlare molti di noi dell’indice di RO – ha spiegato Franco Locatelli –, l’indice di contagiosità che avevo come primo obiettivo abbassare attorno al valore di 1. Questo valore è stato raggiunto ma adesso vogliamo andare oltre, vogliamo ridurlo e portarlo sotto 1 per avere l’evidenza che la diffusione epidemica nel Paese si è quantomeno arrestata come incremento giornale ma al meglio declina. L’obiettivo è scendere sempre di più. Uno studio autorevole ha di fatto definito in almeno superiori a 30mila il numero delle vite che sono state salvate o delle morti evitate attraverso queste misure di contenimento. Il 27 marzo i deceduti erano il 12% in più rispetto al giorno precedente, oggi siamo al 5%. L’incremento dei ricoverati in terapia intensiva era un +3%, siamo a un -2%. Il numero totale dei ricoverati sono passati dal +5% all’1%. I numeri parlano da soli».


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