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L'Istituto Spallanzani di Roma

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«Dalla guarigione dei due coniugi cinesi, ricoverati a Roma, arriva “un messaggio di ottimismo, che da questa malattia si può guarire». Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, ha tracciato un bilancio positivo parlando con i cronisti. I due cinesi erano arrivati nella struttura ospedaliera lo scorso 29 gennaio ed erano risultati positivi il 30.

«Hanno avuto un momento difficile – ha ricordato Vaia – sono entrati in rianimazione, hanno avuto difficoltà respiratorie, sono stati intubati ed è stata usata una terapia sperimentale antivirale».

Le condizioni cliniche sono, dunque, ottime, al punto che il marito della coppia cinese affetta da coronavirus e ricoverata alla Spallanzani «potrebbe essere dimissibile». Per quanto riguarda la moglie, è stato aggiunto, «è negativa e ha cominciato la riabilitazione. Siamo soddisfatti».

Con l’annuncio della guarigione della paziente cinese è stata completata la guarigione di tutti i pazienti affetti da covid-19 e ricoverati all’Istituto Spallanzani di Roma dallo scorso 29 gennaio. 

L’Istituto di Roma ha evidenziato che la coppia cinese è «attualmente ricoverata in degenza ordinaria. La donna è stata trasferita oggi dalla rianimazione in reparto in condizione cliniche in chiaro miglioramento, vigile e orientata». Il marito, invece, è «tuttora ricoverato in regime ordinario, prosegue con successo la riabilitazione».

Lo Spallanzani conferma che martedì «per la prima volta, sono risultati negativi i test per la ricerca del nuovo Coronavirus». Mentre già nella giornata di sabato era stato dimesso il primo contagiato italiano, il ricercatore emiliano di 28 anni che era rientrato da Wuhan.

Soddisfatto anche il ministro della Salute, Roberto Speranza che, parlando con la stampa estera, ha detto: «La coppia di turisti cinesi ricoverata allo Spallanzani non partiva da condizioni di salute ottimali, ma il fatto che ce la abbiano fatta e siano ora negativi al test ci dice che il nostro Paese è più forte del nuovo coronavirus».

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