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Nicola Gratteri nominato a capo della procura di Napoli dal plenum del Csm, ecco come si vota nel massimo organo della magistratura

Nicola Gratteri è stato nominato a capo della procura di Napoli con una votazione a maggioranza del plenum del Csm. Ma quale è la procedura di voto? Ecco quali procedure hanno seguito i componenti del Consiglio superiore della magistratura.

I consiglieri del Csm hanno votato i tre candidati in lizza per la guida dell’Ufficio giudiziario di Napoli, attraverso tre tasti di diverso colore (verde, bianco e rosso come il Tricolore) che contrassegnavano i singoli magistrati.

Nicola Gratteri (indicato come proposta “A”), era abbinato al tasto verde, il tasto rosso, era abbinato, invece al procuratore Giuseppe Amato (la proposta “B”) e il tasto bianco (proposta “C”) era abbinato alla procuratrice Rosa Volpe.

IL PLENUM DEL CSM VOTA PER L’ELEZIONE DI GRATTERI, ECCO COME SI SONO DIVISI I COMPONENTI

Nessun componente si è astenuto. Oltre al vice presidente del Csm Fabio Pinelli e al procuratore generale della Cassazione, Luigi Salvato, tra i consiglieri che hanno dato la propria preferenza al procuratore Gratteri, ci sono stati: Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Felice Giuffrè e Rosanna Natoli di Fratelli d’Italia; Enrico Aimi, di Forza Italia, e Claudia Eccher della Lega; Michele Papa del Movimento 5 Stelle ed Ernesto Carbone, di Iv-Azione; il gruppo di Magistratura indipendente, il togato di Unicost Antonio Laganà e dell’indipendente Andrea Mirenda.

Per Amato hanno votato gli altri 3 togati di Unicost, (Bisogni, D’Auria e Forziati) la prima presidente della Cassazione Margherita Cassano e l’indipendente Roberto Fontana.

A favore di Volpe, oltre a Romboli, si sono espressi tutti i togati di Area e Domenica Miele (togata di Magistratura Democratica)

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