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I vini del Sud sul tetto del mondo. Sono stati diffusi pochi minuti fa i risultati del Concorso mondiale di Bruxelles che quest’anno si è svolto dal 29 aprile al 1° maggio a Plovdiv, in Bulgaria (da 10 anni l’evento è itinerante). Ecco come si sono comportate Basilicata, Calabria e Campania.
 
BASILICATA 
La Basilicata porta a casa 3 medaglie: una d’oro e due d’argento. Sono due le aziende premiate: alla Cantina di Venosa va la medaglia d’oro nella doc Aglianico del Vulture grazie al “Gesualdo 2011”, mentre Cantine del Notaio si aggiudica due medaglie d’argento nella categoria Basilicata Doc con “Il Sigillo 2010” e “La Firma 2012”.
 
CALABRIA 
Per la Calabria le medaglie sono 4 (2 d’oro e 2 d’argento), tutte attribuite a vini provenienti dal Cosentino e, in particolare, ben 3 espressione della nuova Dop “Terre di Cosenza”. La medaglia d’oro va al “Don Fili’ 2015 Terre di Cosenza Dop” dell’Azienda Agricola Serracavallo e al “Jentilino Terre di Cosenza Dop 2015” de La Peschiera; medaglia d’argento ad altre due etichette Serracavallo, e cioè “Quattro Lustri Terre di Cosenza Dop 2014” e “Vigna Savuco 2011 Valle del Crati Igt”.
 
CAMPANIA 
Una medaglia d’oro anche per la Campania: premiato il Costa d’Amalfi Doc “Furore rosso riserva 2012” dell’azienda Cantine Marisa Cuomo, mentre nell’altra categoria in gara, l’Igt Paestum, l’azienda San Salvatore si aggiudica la medaglia d’argento con il suo “Jungano 2014”.
 
IL CONCORSO 
Si tratta di riconoscimenti non da poco visto che stiamo parlando del concorso sui vini più prestigioso al mondo. Qualche numero? Circa 8mila vini analizzati da una giuria di 300 giudici provenienti da 49 diverse nazionalità (tra i delegati italiani sedeva anche Gennaro Convertini, presidente della delegazione calabrese della Fondazione Italiana Sommelier). I vini che raggiungono gli 83/100 conquistano la medaglia d’argento, quelli che raggiungono almeno 86,6 possono fregiarsi della medaglia d’oro, mentre per arrivare alla Grande Medaglia d’Oro bisogna raggiungere il punteggio di 92/100. Ma al di là del risultato delle due aziende premiate, per le eccellenze calabresi, campane e lucane è stata l’occasione per farsi conoscere al di fuori dei confini italiani, con una grande attenzione presso critici e buyers internazionali. (euf)
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