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L’italiano è una lingua ricca di parole straniere entrate ormai nell’uso quotidiano. Tra esse, non può mancare il francese. La Francia, infatti, fra gli Stati europei ha una storia strettamente legata a quella della nostra penisola: pertanto questa lingua è entrata, da tempo, con alcuni termini a pieno diritto nella nostra. Secondo alcuni studiosi delle lingue, il 7% dei termini italiani è composto da parole del vocabolario francese. Scopri quali sono i più usati per poi impararli durante le lezioni di francese per usarli in maniera appropriata durante le tue conversazioni. il tuo linguaggio sarà elegante e sofisticato.

I 10 francesismi che non possono mancare nel tuo vocabolario

1. Panne

Questo termine francese si riferisce spesso a un malfunzionamento dell’automobile. Non è raro, infatti, dire: “La mia auto è in panne” per sottolineare che nel tuo mezzo si è verificato un improvviso guasto meccanico che ha bloccato l’auto.

2. À gogò

Il termine “À Gogò” è una parola molto utilizzata in italiano con il significato di “in grande abbondanza” oppure “a profusione”. Questo termine si è diffuso in Italia soprattutto a partire dagli anni ’60 del XX secolo quando era utilizzato per indicare la presenza o l’uso di alcolici. Si sentiva dire spesso “wisky à gogò” o “vino à gogò”.

3. Charme

Il termine francese “charme” deriva dal latino “carmen” che significa “formula d’incantesimo”. Questa parola è utilizzata per indicare una persona dotata di particolare fascino, capace di attrarre a sé gli altri mediante dote personali innate.

4. Equipe

Il vocabolo francese “equipe” deriva dalla voce verbale “èquiper” che anticamente significava imbarcarsi. Oggi il termine viene utilizzato per indicare un gruppo di persone che collaborano o lavorano in squadra alla medesima attività oppure per indicare una squadra di atleti. Durante il lavoro di squadra è sempre bene non perdere “aplomb” ovvero il “controllo della situazione”.

5. Habitué

L’habitué è chi frequenta assiduamente un posto. Solitamente si utilizza per indicare chi frequenta con costanza un teatro, un locale notturno o anche un caffè. Chi si reca sempre nei soliti locali segue una sua routine, anch’essa parola presa a prestito dal vocabolario francese.

6. Impasse

Il termine “impasse” è un sostantivo che deriva da “passer” ovvero dal verbo “passare”. Questo termine viene utilizzato per la prima volta da Voltaire, che nel 1761 lo utilizzo al posto dell’espressione “cul-de-sac”. Quest’ultima espressione, che ha il significato di “senza via d’uscita” è ancora utilizzata ancora oggi, anche se è per lo più stata sostituita da “impasse” che è usata in senso figurato col significato di “essere in situazione difficile, dalla quale non si sa come uscire”. Questa tipologia di situazioni possono essere affrontate con “savoir – faire” e “bon-ton”, quindi con diplomazia e buone maniere, oppure con una “gaffe”, quindi con azioni imbarazzanti o con una “débâcle”, ovvero una sconfitta, sia essa sportiva o politica, o ancora morale.

7. Tête-à-tête

Quest’espressione si usa solitamente quando si decide di avere un incontro a due, intimo e riservato, che sia per una cena o un caffè, un pranzo o una colazione. Durante il primo incontro con un partner che ti piace è meglio evitare di fare “avances” troppo insistenti: è un “cliché” che alle donne non piace e che è ritenuto davvero noioso. Al primo appuntamento è opportuno portare alla partner un “bouquet” di fiori, sempre molto apprezzato. Durante la conversazione non dire qualcosa “pour parler”: se non conosci l’argomento è meglio star zitto che fare una brutta figura.

8. Tour de force

L’espressione “tour de force” che in francese significa “giro” oppure “movimento di forza” si usa per indicare uno sforzo che può essere fisico oppure psicologico eccezionale. In generale, si usa quando si è sottoposti a uno sforzo lavorativo molto importante e immersivo. Durante i tour de force è meglio non avere momenti di “défaillance”, ovvero vuoti di memoria e debolezze fisiche.

9. C’est la vie

In Francia è utilizzato con il significato di “così è la vita e non c’è molto da fare”. Il senso della frase è molto fatalista, e indica che non si può fare molto rispetto al corso della vita. Solitamente viene espresso aggrottando la fronte e facendo spallucce.

10. Choc

Il termine “choc” deriva dal francese “choquer” col significato di percuotere. Il termine, infatti, significa “scossa violenta” oppure anche “urto”. In italiano viene scritto anche utilizzando il grafismo inglese “shock” nel senso di trauma, impressione molto forte, stimolo intenso.

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