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I Maneskin dopo la vittoria

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Trionfa il rock in questa settantunesima edizione del Festival di Sanremo. Vincono i Maneskin a mani basse.
“Siete la band che ha portato il rock a vincere un’edizione unica nel suo genere” ha detto Amadeus dopo aver proclamato i vincitori.

Ed è esattamente così. Un’edizione unica ed una vittoria a tratti inaspettata. Perché apprezzati da tutti ma ritenuti poco “sanremesi”. Non ha influito l’accusa di plagio (poi ritirata dopo la perizia di un esperto perché il fatto non sussiste). Con “Zitti e buoni” i Maneskin hanno conquistato il pubblico.

La classifica della giuria demoscopica infatti, e così quella dell’Orchestra, vedevano al primo posto Ermal Meta. Ma anche dopo la votazione della sala stampa, che ha visto primi in classifica Colapesce e Dimartino, e secondi i Maneskin, con la somma dei voti Meta ha comunque mantenuto il suo primato.

È arrivato il pubblico a cambiare le sorti del gruppo rock italiano più giovane in assoluto.

La classifica generale (con la somma dei voti delle giurie) li ha visti sul podio assieme a Fedez e Francesca Michielin con “Chiamami per nome” ed Ermal Meta con “Un milione di cose da dirti”.

Azzerato il punteggio e con una nuova votazione (come da regolamento) solo per i primi tre classificati, la rock band ha vinto con più del 40 percento di voti. Secondi Fedez e Francesca Michielin, terzo Ermal Meta.

Dopo la performance che li ha visti infiammare il palco, degna conclusione di un festival unico nel suo genere, il gruppo ha scritto su twitter: “dedichiamo questa vittoria a quel prof che ci diceva sempre di stare zitti e buoni”. E dopo qualche minuto, con un post su instagram hanno aggiunto: “abbiamo fatto la rivoluzione”.

Il Premio della critica “Mia Martini”, assegnato dalla sala stampa è andato invece a Willie Peyote con il brano “Mai dire mai (la locura)”. Colapesce e Dimartino con “Musica leggerissima” hanno invece vinto il premio della sala stampa radio, web e tv “Lucio Dalla”.

Assegnato a Madame, per la canzone “Voce”, il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, mentre ad Ermal Meta il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, assegnato dai coristi e musicisti dell’Orchestra.

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