X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

E’ stata sottoposta a fermo amministrativo la nave ‘Triumph IV’ arrivata lo scorso 9 settembre nel porto di Bari con a bordo un carico di 6mila tonnellate di grano ucraino. L’imbarcazione si trova «detenuta” nel porto per motivi di sicurezza, dopo l’ispezione del Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto di Bari, ma il provvedimento di divieto di navigazione non comprometterà lo sbarco del grano.

La nave, battente bandiera Saint Kitts and Nevis, di 4039 tonnellate di stazza lorda, «presenta uno stato di manutenzione pessimo» spiega la Capitaneria. Gli ispettori della Guardia costiera hanno riscontrato «gravi carenze relative ai mezzi di salvataggio, ai sistemi di sicurezza antincendio e alla preparazione professionale dell’equipaggio relativamente alle procedure per la lotta antincendio. Altrettanto disastrose sono apparse le condizioni di vita e di lavoro a bordo».

La nave, inoltre, aveva a bordo una notevole quantità di rifiuti che è stata obbligata a sbarcare. L’imbarcazione rimarrà bloccata nel porto di Bari fino a quando «tutte le deficienze individuate non saranno rettificate».

In particolare, fa sapere la Capitaneria di Porto di Bari, «tutte le condotte di ventilazione delle cabine dell’equipaggio e delle zone di vita della nave risultavano sporche e intasate dalla polvere; la quasi totalità delle cabine equipaggio, così come i bagni comuni, risultavano in pessime condizioni igieniche (si è disposta la sostituzione di tutti i cuscini, la riparazione dei bagni, la riparazione dei pavimenti); la mensa equipaggio era utilizzata quale cambusa per i viveri di bordo».

Un ulteriore aspetto «preoccupante» è legato al cosiddetto “Registro di classifica della nave (veritas register of shipping”: alcuni certificati (safety management certificate, maritime labour certificate, international air pollution certificate) sono stati rilasciati in base ad una visita risultata effettuata il 4 settembre 2022. Quel giorno, però, la nave era in navigazione e «sulla scorta delle verifiche effettuate attraverso la consultazione del giornale di bordo e del registro visitatori – spiega ancora la Capitaneria di Bari – e dalle stesse dichiarazioni dell’equipaggio nessun incaricato del Registro è salito a bordo per effettuare le citate visite alla nave per il rilascio dei certificati».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE