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Il Tribunale di Bari ha archiviato l’indagine sulla morte di un bambino di 18 mesi, travolto e ucciso il 6 marzo del 2021 dall’auto guidata dal padre, di nazionalità cinese, durante una manovra in retromarcia nel piazzale antistante un ristorante gestito dalla famiglia, alla periferia di Modugno, comune al confine con Bari.

Si trattò di una «tragica fatalità» secondo il pm che ha coordinato le indagini dei carabinieri, Lanfranco Marazia, e il gip che ha accolto la richiesta di archiviazione è Giuseppe Battista.

L’uomo, come sarebbe stato accertato dall’analisi delle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, si trovava «nella impossibilità di scorgere la presenza del piccolo» che all’improvviso, quando il padre si trovava già alla guida con l’auto in moto e i fari accesi, si posizionò sulla parte posteriore della macchina, «certamente al di fuori del campo visivo del conducente».

Una tragica vicenda, quella di un anno fa, che provocò dolore, sconcerto e sgomento a Modugno e non solo. ma che soprattutto devastò una famiglia. Una tragedia maturata anche per una serie di circostanze incredibili che portarono all’infausto epilogo.

Dopo essersi accorto di aver travolto il figlioletto, infatti, il 31enne tentò anche una disperata corsa in ospedale per cercare di salvarlo. Ma le lesioni provocate dall’investimento erano troppo gravi e il piccolo non riuscì a superarle.

Il magistrato, concluse le indagini, ha ritenuto non a caso che «una sfortunata sequenza di eventi fortuitamente dava luogo alla più tragica e dolorosa delle conseguenze: la morte di un bambino per effetto della condotta, penalmente non rimproverabile, del suo genitore».

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