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Il varco Pizzoli al porto, luogo dell’incidente

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Era l’alba di ieri. Un gruppo di finanzieri assieme a guardie giurate erano al lavoro al varco Pizzoli, una delle entrate del Porto di Bari. Quasi sempre chiuso, per la verità. All’alba di giovedì è stato aperto: era necessario garantire il passaggio di un carico eccezionale. Ma qualcosa non è andata nel verso giusto: in fase di chiusura, il cancello è caduto e ha travolto uno dei militari in servizio. L’uomo, 40 anni, è stato soccorso e trasportato in ospedale, nel Policlinico di Bari, dove è stato operato due volte. Sarebbe ora ricoverato in rianimazione in gravi condizioni. Immediato l’intervento degli uomini della Polizia scientifica che sono giunti sul posto e hanno lavorato per raccogliere materiale utile per la ricostruzione della dinamica dell’incidente che – in queste ore –poliziotti e finanzieri stanno ipotizzando.

L’autorità portuale, nell’immediato, ha fatto sapere di essere profondamente addolorata per quello che è accaduto e assicura che stanno tutti lavorando per appurare la dinamica dei fatti. Varco Pizzoli è una delle entrate del Porto del capoluogo meno utilizzate che conduce all’omonimo molo fra tutti quello più dimenticato: cani randagi e strutture scalcinate denotano un evidente stato di incuria. Fino al 2008 qui era attivo l’acquario provinciale che ora però è definitivamente chiuso.

Un varco, quindi, che resta quasi sempre chiuso se non per carichi eccezionali, come appunto è accaduto ieri mattina. Una tragica fatalità o un incidente che poteva essere evitato? Saranno le forze dell’ordine a stabilirlo. Intanto un chiaro monito arriva dal sindacato dei finanzieri. C’è amarezza, infatti, nelle parole del segretario regionale Usif, unione sindacale italiana finanzieri, Angelo Delcutelo: «L’incidente accaduto nel porto di Bari che è quasi costato la vita a un collega – scrive – è l’ennesima dimostrazione di come occorre incrementare gli investimenti della sicurezza sui posti di lavoro.

Ciò che fa ancor specie, è che un simile incidente si sia verificato in un sito strategico per il tessuto economico barese e pugliese, quale il porto, che invece dovrebbe brillare per organizzazione ed efficienza. In particolare, le forze dell’ordine – conclude – spesso lavorano in prima linea e a volte non in assoluta sicurezza, il che è inaccettabile soprattutto nella considerazione del ruolo fondamentale rivestito quotidianamente da tante lavoratrici e lavoratori con le stellette, per assicurare ai cittadini e alle attività economiche un contesto di massima legalità e sicurezza».

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