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Nessuna sfilata in auto e accensione dell’albero di Natale rinviata. Il maltempo delle scorse ore – con pioggia battente e vento nella serata di ieri – ci ha messo lo zampino sui festeggiamenti in onore di San Nicola. In una Bari praticamente allagata sono stati annullati due degli appuntamenti più attesi del 6 dicembre in formato anti-Covid.

E così la processione del santo a bordo di un furgone bianco Fiat, che avrebbe dovuto effettuare un lungo giro tra le principali vie del centro (come il lungomare Imperatore Augusto, corso Vittorio Emanuele e piazza Garibaldi) è stata annullata. Troppo alto il rischio di danneggiare la statua, seppure messa in una teca, e con il rischio di non trovare alcun fedele per strada a causa del forte maltempo. E così dopo la messa delle ore 18, San Nicola è stato leggermente adagiato davanti alla porta principale della Basilica per una sorta di saluto alla città.

Durante la celebrazione, presieduta dall’arcivescovo di Bari e Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, il sindaco Antonio Decaro ha rinnovato il tradizionale rito di devozione: la consegna delle chiavi della città tra le mani del santo patrono. «Dopo mesi di dolore e di fatica rimettiamo il nostro cuore in festa» le parole scelte dall’arcivescovo con un particolare pensiero a «tutti gli ammalati che ci seguono da casa grazie alla diretta tv di Telenorba».

Nella sua funzione, alla presenza delle massime autorità civili e militari, monsignor Satriano ha ricordato che «San Nicola dopo la Vergine Maria è il santo più venerato, è fedele interprete del Vangelo, fulgido esempio per tutti noi, uomo vittorioso, saggio e grande nella bontà verso i più piccoli e gli oppressori».

Parole risuonate in una Basilica parzialmente piena. Le restrizioni anti pandemia hanno obbligato l’adozione di ingressi contingentati (massimo 200 fedeli a funzione), distanziamento e utilizzo delle mascherine. Protocolli adottati anche alla messa dell’alba, con tanti fedeli accorsi in Basilica, ma in numero notevolmente ridotto rispetto alle passate edizioni. Il Covid e il maltempo hanno scoraggiato i più, nonostante tutto l’apparato organizzativo allestito, tra varchi di accesso controllati dalle forze dell’ordine, i corridoi esterni creati con le transenne e i percorsi obbligati sia per l’ingresso e sia per l’uscita.

Ridimensionati anche i riti più pagani: la fiaccolata nicolaiana, con decine e decine di runners partiti all’alba da tre distinti punti della città, si è fermata sulla Muraglia, mentre la tradizionale folla tra i vicoli del centro storico per la classica colazione del 6 dicembre a base di cioccolata calda e biscotti non si è vista. Una festa insomma molto più sobria, ma di leggera e ritrovata normalità dopo il mancato appuntamento del 2020, spazzato via dalla pandemia e con le celebrazioni a porte chiuse.

Oggi, maltempo permettendo, dovrebbe essere la volta buona per l’accensione alla presenza del sindaco Decaro del grande albero, alto 22 metri, allestito in piazza del Ferrarese e sponsorizzato dall’Amgas. L’appuntamento è previsto tra le 17 e 30 e le 18, variazioni dell’ultimo minuto permettendo. Sempre nella giornata odierna al via i mercatini natalizi allestiti lungo la Muraglia e piazza Mercantile con venti casette per la vendita di prodotti rigorosamente natalizi e artigianali. Anche in questo caso la pioggia battente ha causato il rinvio dell’inaugurazione e i rallentamenti negli allestimenti.

Allestimenti che procedono intanto in piazza Umberto tra albero artistico, casette e il Villaggio di Babbo Natale (si accede soltanto su prenotazione e con il green pass per tutti gli over 12) e la ruota panoramica. Il Comune ha infatti dato l’ok definitivo alla struttura che dovrebbe essere inaugurata tra il 9 e il 10 dicembre, con biglietti a prezzi calmierati per bambini e famiglie.

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