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Operatori dell’Amiu al lavoro e una prova preselettiva a un concorso

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La carica dei 7mila e 700 per sperare in una chiamata di lavoro. Tutto pronto per il maxi-concorso Amiu Puglia, l’azienda dei rifiuti che cerca nuove unità da immettere in organico per i servizi su strada di Bari e Foggia. Un piccolo esercito di candidati, attesi alle prove preselettive che si svolgeranno il 4, 5, 6, 7, 8 e 11 aprile, per formare apposite graduatorie dalle quali attingere poi il personale. Si tratta di 400 operatori ecologici e di 160 autisti per Bari e di 200 operatori e 80 autisti per Foggia (in quest’ultimo caso per gli autisti candidati per il capoluogo dauno le preselettive non si svolgeranno dato il numero dei candidati inferiore alla soglia minima prevista).

Appuntamento quindi al Palaflorio, dove ciascun candidato dovrà presentarsi all’ora e al varco indicati, munito di documento di riconoscimento, codice fiscale, autocertificazione Covid, green pass e di mascherina Ffp2, da utilizzare durante tutta la prova.

Una prova composta da un questionario con 30 domande a risposta multipla da svolgere in 30 minuti. A ciascuna risposta data ai quesiti di logica (20 quiz) e a quelle di informatica di base (10 quiz) sarà attribuito un punteggio specifico.

Per partecipare alla selezione i candidati non devono aver riportato condanne di primo grado, non soltanto quelle con l’interdizione dai pubblici uffici, ma anche per i reati “spia” dietro i quali potrebbe nascondersi l’associazione mafiosa. Per gli ammessi ci sarà poi la fase 2: le vere prove selettive che l’azienda ha calendarizzato per il mese di maggio nelle giornate del 9, 10 e 11, sempre al Palaflorio.

E spulciando la lista degli ammessi ci sono candidati di ogni età. Dall’under 30 – fascia anagrafica molto gettonata – all’over 50. A dimostrazione che la necessità di un lavoro, e soprattutto stabile, non conosce limiti. C’è quindi grande attesa per questa sei giorni da concorso, considerato che Amiu non ne bandiva uno da circa 14 anni.

Senza dimenticare i servizi aggiuntivi che la stessa azienda si appresta a varare grazie all’innesto dei nuovi rinforzi.
A Bari ad esempio l’obiettivo dichiarato è aumentare le percentuali di raccolta differenziata – che nel 2021 ha fatto registrare un calo del 4 per cento rispetto all’anno precedente – partendo dall’estensione del porta a porta in alcuni quartieri.

Tra questi, in cima alla lista, c’è l’allargamento del servizio nel rione San Paolo, oltre l’attuale Comparto C, grazie al reclutamento di ben 43 unità tra operatori e autisti. Perché, pur aumentando le pattumelle, ci vorrà sempre qualcuno che vada a ritirare il tutto tra i palazzi. Ma non solo. Nell’arco dei prossimi cinque anni, Comune e azienda puntano a rafforzare i servizi di spazzamento e raccolta rifiuti attingendo dai bandi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Nella lista della spesa c’è l’aumento dei centri di raccolta ma anche la creazione di isole ecologiche nei quartieri dove il porta a porta è logisticamente impraticabile (come nel caso del Libertà) e di altre isole interrate, quelle a scomparsa e ideali per zone di pregio storico-artistico come il quadrilatero Murattiano. E in attesa di questo piano l’Amiu inizia a reclutare per un concorso inizialmente previsto nel 2020, ma poi slittato come tutti gli altri in Italia a causa delle stringenti limitazioni anti-Covid.

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