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La Puglia deve accelerare sulla somministrazione delle terze dosi per evitare che l’aumento dei contagi Covid-19 possa compromettere la campagna vaccinale. I dati della fondazione Gimbe dicono che, sino a ieri, il 20,3% degli operatori sanitari, dei cittadini con oltre 60 anni e gli ospiti delle Rsa ha ricevuto la terza dose «booster», mentre la media italiana è del 27,6% e ci sono regioni come il Piemonte che hanno raggiunto già una copertura del 48,3%. Ma i ritardi maggiori, sempre secondo il report Gimbe, si sarebbero accumulati nei pazienti immunocompromessi, dove la copertura con terza dose è del 9% contro una media italiana del 31,5% e regioni come Toscana e Umbria hanno praticamente già messo in sicurezza i loro cittadini più fragili.

Complessivamente, in Puglia la popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 78% (media Italia 75,7%), a cui si aggiunge un ulteriore 3,1% (media Italia 3%) che ha ricevuto solo la prima dose. La Puglia, quindi, ha una delle migliori coperture, ma è sulla inoculazione delle terze dosi che deve spingere sull’acceleratore. Su questo tema, proprio ieri il commissario Francesco Figliuolo ha inviato a tutte le Regioni una circolare per chiedere di spingere sulla somministrazione delle terze dosi «rispettando senza indugio le tempistiche indicate dalle autorità sanitarie, ovvero a partire dal 181/esimo giorno dal completamento del ciclo vaccinale primario».

Quanto sta avvenendo in alcuni paesi europei con «la cosiddetta pandemia dei non vaccinati» indica «con forza la necessità di incrementare il ritmo di somministrazione delle terze dosi» e di «proseguire con il completamento dei cicli primari», evidenzia Figliuolo che sottolinea l’importanza di «rinforzare l’opera di informazione e sensibilizzazione sulla vaccinazione». Da Figliuolo arriva anche il «no» a dare priorità al personale scolastico nell’inoculazione della terza dose. Ad oggi, «le Autorità sanitarie – si legge nella circolare – hanno fornito indicazioni sulla somministrazione delle dosi booster secondo il solo criterio anagrafico», vale a dire gli over 60, «eccetto il personale sanitario e i soggetti con elevata fragilità e i soggetti vaccinati con prodotto monodose. Pertanto, al momento non sono previste somministrazioni per ulteriori potenziali gruppi target (ad esempio comparto scolastico, sicurezza-difesa), salvo eventuali future raccomandazioni da parte delle competenti Autorità sanitarie».

Sono state aggiornate le indicazioni sulla dose booster per tutti i soggetti vaccinati con vaccino monodose Janssen (Johnson&Johnson), per i quali è indicato il richiamo dopo almeno 180 giorni dalla somministrazione, utilizzando Pfizer o Moderna. Nella circolare il commissario ricorda alle Regioni – che già conoscono quanti sono i soggetti che mensilmente dovranno fare la terza dose visto che questa viene somministrata a sei mesi dalle seconda – la possibilità di programmare le inoculazioni in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale, e invita a garantire la possibilità di accedere agli hub senza prenotazione, vista anche «l’attuale ampia disponibilità di vaccini».

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