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Tra ottobre 2021 e gennaio 2022 a Bari città si sono registrati 66 decessi in più rispetto al dato «atteso», cioè quello calcolato sulla media ponderata degli ultimi cinque anni, in sostanza al netto dell’invecchiamento della popolazione. In particolare, è a dicembre che si è concentrato il maggiore eccesso di morti, il 18% in più rispetto alla media: 293 contro i 248 «attesi».

Ma anche negli altri mesi il dato è stato sempre superiore: +2% a ottobre, +6% a novembre, +2% a gennaio. E’ quanto rileva il monitoraggio del ministero della Salute e riportato nella relazione «Andamento della mortalità giornaliera (SiSMG) nelle città italiane in relazione
all’epidemia di Covid-19». Lo studio analizza l’impatto del Covid, ma in realtà questo eccesso di decessi poco ha a che fare con il coronavirus, visto che è a gennaio che c’è stato il picco di morti per Covid. Però, come spiegano i medici, sul numero elevato di decessi può aver, comunque, influito indirettamente la pandemia: in sostanza, la riduzione degli esami e visite di controllo, in generale la minore prevenzione potrebbe aver provocato indirettamente morti per altre cause.

Tra l’altro Bari è anche un caso, visto che nel resto del Sud non sono stati rilevati scostamenti rilevanti. «Il rapporto settimanale del sistema di sorveglianza Sismg – si legge nel documento ministeriale – aggiornato al 25 gennaio 2022 evidenzia una mortalità in linea al Centro-Sud e in lieve calo al Nord rispetto alla settimana precedente». C’è stato, quindi, un lieve calo della mortalità nelle città settentrionali ed un valore stabile nelle città del Centro e del Mezzogiorno.

«L’andamento stagionale della mortalità – è scritto ancora – evidenzia gli incrementi della mortalità totale osservati in corrispondenza delle diverse ondate epidemiche indicate dalla banda verticale rossa. In concomitanza con la quarta ondata (a partire dal mese di dicembre 2021) si osserva un incremento della mortalità seppure più contenuto rispetto alle ondate precedenti. A partire da questa settimana si osserva un lieve calo della mortalità rispetto alla settimana precedente». Il confronto tra ondate epidemiche di Covid-19 in termini di eccesso di mortalità evidenzia che, nonostante il numero molto più elevato di contagi nella quarta ondata, l’impatto sulla mortalità è stato più contenuto rispetto alle ondate precedenti.

«Durante la quarta ondata (1 dicembre 2021 e 25 gennaio 2022) si osserva un eccesso di mortalità dell’11% rispetto a valori intorno al 30% nelle prime due ondate», riporta il ministero nel suo studio. «L’andamento della mortalità giornaliera e settimanale per le 48 città incluse nel Sismg evidenzia per la prima metà di gennaio valori in linea con l’atteso in gran parte delle città. Nell’ultima settimana in studio è da segnalare un incremento della mortalità solo a Torino, Genova, Napoli, Bari e Catania», si legge.

La mortalità mostra ancora eccessi in alcune classi di età: a Torino nelle classi 65-74, 75-84, e 85+ anni; a Genova nelle classi 65-74, 85+ anni; a Roma nella classe 0-64 anni; a Napoli nelle classi 0-64, 65-74, 85+ anni; a Palermo nelle classi 65-74 e 85+ anni. Mentre a Bari il dato è più uniforme.

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