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Avrebbero tentato di compiere un’imponente rapina a mano armata in un caveau di vigilanza privata per un bottino dal valore di 80 milioni di Euro in contanti. Trentuno persone, provenienti da Cerignola (Foggia) sono state fermate nella giornata di ieri in provincia di Brescia, al termine di un’indagine durata mesi e diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Brescia, e condotta Polizia di Stato e Carabinieri.

Le forze dell’ordine sono entrate in azione a Cazzago San Martino, nell’Ovest bresciano utilizzando anche forze speciali che hanno utilizzato granate per fare irruzione in un capannone, dove si appoggiava il gruppo criminale. I fermati sarebbero rapinatori specializzati in assalti a furgoni blindati e caveau e il colpo da 80  milioni di euro era previsto per ieri sera, in un istituto di vigilanza a Calcinato, nel Bresciano.

Tra le armi sequestrate quattro fucili d’assalto, pistole, una mitraglietta e chiodi per bucare pneumatici, e 21 bombe molotov. Tra i fermati ci sono anche due dipendenti del deposito Mondialpol (che sarebbe dovuto essere vittima dell’attacco) che avrebbero avuto il ruolo di basisti.

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