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Era stato arrestato il 13 ottobre per una rapina, il 18 ottobre è stato trovato morto nel letto della sua cella nel carcere di Foggia.

Arika Mouhib e Iakbir Harfachi, genitori di Osama Paolo Harfachi, foggiano di origini marocchine, di 30 anni, chiedono ora chiarezza sulla morte del figlio e per questo hanno presentato una denuncia ai carabinieri.

A quanto si apprende, da una prima ispezione sul cadavere il 30enne sarebbe morto per arresto cardiaco, ma i genitori sottolineano che il figlio «non aveva alcun problema di salute».

Inoltre i familiari affermano di «aver ricevuto, il giorno successivo all’arresto di Osama Paolo, alcuni messaggi da un altro detenuto». Quest’ultimo ha inviato i messaggi una volta uscito dal carcere dicendo che, poco prima di essere liberato, avrebbe incontrato il 30enne. E avrebbe riferito ai genitori di Osama di averlo visto «tutto spezzato» (molto sofferente). I genitori, sulla base di quanto riferito dal detenuto negli sms, temono che il figlio «possa essere stato picchiato».

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