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LECCE – Sono accusate a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, quantificate in sette milioni di euro, dieci persone indagate in provincia di Lecce nell’ambito di un’inchiesta della guardia di Finanza sui bonus edilizi. Il gip del tribunale di Lecce, nei confronti di alcuni degli indagati, ha anche disposto un sequestro preventivo di denaro e beni per circa 500mila euro.

Secondo l’accusa di truffa, quelle somme deriverebbero dalla percezione indebita di contributi per le agevolazioni su lavori di ristrutturazione immobiliari che non sarebbero mai stati eseguiti tra Copertino e Leverano, in provincia di Lecce.

Fondamentali nelle attività illecite – ritengono gli inquirenti – il ruolo di alcune società “cartiere” nella fatturazione di operazioni inesistenti e quello di un direttore di banca in materia di inosservanza delle disposizioni relative all’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette per 2,5 milioni di euro, in relazione a una società coinvolta nel riciclaggio di denaro. L’inchiesta è stata avviata nell’aprile del 2023.

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