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Michele Mignani

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BARI – Contrasti molli, errori nel posizionamento, passaggi kamikaze, diagonali sbagliate, oltre a mancare conclusioni e gol e beccare cartellini come se piovesse, in più farsi espellere a partita finita. Il tutto subendo tre gol da una squadra che alla vigilia contava 25 punti in meno.

La collezione delle figuracce sommabili in novanta minuti è stata fatta.
Ora tra martedì, con il Picerno in casa, e sabato, nel derby a Foggia, si capisce se questa ha voglia e capacità di reagire, perchè sono loro, adesso, a dover dare risposte a tutto l’ambiente biancorosso.

Contro il Campobasso non ha funzionato quasi nulla. Da alcune scelte del tecnico, agli errori dei singoli. Da un vistoso calo mentale a quello di carattere fisico. Come per stessa ammissione del direttore sportivo Polito, il fondo è stato toccato, ora non resta che tornare su.

Ecco perchè quello che accadrà nelle prossime ore, nelle prossime due partite potrebbe rivelarsi decisivo. Anche perchè il Catanzaro di Vivarini non accenna a mollare nulla, anzi è alle sesta vittoria consecutiva. In pratica nel 2022 le aquile calabresi hanno recuperato 10 punti sul Bari, portandosi adesso a -4, sapendo che domenica 13 marzo, ovvero tra quattro gare, c’è lo scontro diretto al Ceravolo.

GLI ERRORI – Fatta questa doverosa premessa, analizziamo i tre gol subiti, focalizzandoci sugli errori commessi. Sulla prima rete di Liguori, Ricci rincorre il numero 21 molisano, fa sua la palla ma nel controllarla la perde, favorendo di fatto la stoccata dell’attaccante rossoblu che calcia verso la porta, trovando un Frattali non in perfetta posizione, tanto che nell’estremo tentativo di prendere il pallone usa il braccio di richiamo e non il sinistra che sarebbe stato più naturale.

La seconda rete è un autentico “cadeau” di Celiento che effettua un retropassaggio sul quale Liguori si avventa, freddando Frattali i uscita. Nella terza marcatura ospite, Mallamo non ci mette la giusta fisicità per provare a fermare Pace che taglia centrocampo e difesa barese come fosse un burro, per poi servire Tenkorang, che ha sua volta ha aperto per l’accorrente Liguori, cogliendo il Bari sul lato scoperto, incapace di effettuare in modo efficace la diagonale difensiva. Infine il rosso rimediato da Botta a gara conclusa è, in negativo, la ciliegina sulla torta. Naturalmente tutto questo ha fatto piovere fischi sulla squadra di Mignani.

LE SOLUZIONI – Le scuse pubbliche di Polito, sabato sera, sono state quasi un passaggio obbligato, come anche mandare la squadra in ritiro, visto che domani si torna nuovamente in campo al San Nicola contro il Picerno. Ma le soluzione a questo momento difficile si trovano soprattutto all’interno dello spogliatoio. Il Bari ad un tratto non può aver dimenticato come si gioca e come si vince in casa. Quindi è un qualcosa che deve scattare nella mente dei calciatori. Compito dell’allenatore andare a toccare le corde giuste, dei singoli e della squadra tutta. Anche perchè c’è in ballo la Serie B, mica il torneo parrocchiale. E Bari questo treno non lo può perdere.

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