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Giacomini sembrava aver dato la luce ai rossoblù al 33′ del primo tempo ma poi un rigore di Mancino porta al pareggio tra Siracusa e Cosenza, al “De Simone”, nel sabato di Pasqua.
Una partita scadente; da una parte un Siracusa che ha perso convinzione e testa strada facendo, dall’altro un Cosenza demotivato solo in apparenza e che, comunque, sul campo ha dato quel che aveva nel serbatoio. Sia pure a intermittenza, sempre illuminante Stefano Fiore mentre in avanti un indomito Essabr è stato capace di far soffrire Moi, per finire con Matteini sempre lucido sulla fascia destra. Nel Siracusa il solito Giovanni Ignoffo, perno difensivo, poi la velocità di Pasqualini nelle incursioni sulla fascia e di Bongiovanni, l’unico che ha creato problemi alla difesa calabrese. Zero in rifinitura il Siracusa, qualcosa di più a centrocampo ha fatto il Cosenza non solo per una costante superiorità numerica. Tra i rossoblu si è decisamente avvertita l’assenza di Biancolino in avanti. Ha fatto poco Degano, incapace di uno spunto vincente anche se si è mosso molto sull’intero fronte di attacco.
Non è stato un pomeriggio di grandi difficoltà nemmeno per i portieri. Paolo Baiocco, portiere di casa, ci ha messo del suo nel vantaggio colto dal Cosenza non catturando con la solita autorità una non irresistibile punizione di Stefano Fiore e che ha portato in gol Giacomini spuntato a sorpresa e in corsa sul disco del rigore al 33’. Dall’altra parte non ha potuto fare proprio niente Marino cinque minuti dopo sul rigore calciato da Mancino che è valso il pareggio per il Siracusa (Marino a sinistra, pallone a destra rasoterra, radente il palo con esecuzione da manuale). Un rigore concesso dal direttore di gara per fallo in area di Fernandez su lanciato Bongiovanni. Solo un punticino per i rossoblù, che mantengono vive le speranze salvezza, anche se la classifica continua a non sorridere.

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