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C’È UN PEZZO di città fantasma che viene a galla. Case esistenti ma che non producono tributi. Per questi edifici non c’è Imu. Non c’è spazzatura e non c’è acqua. Niente di niente.  Il Comune se ne sta rendendo conto proprio in questi giorni. Dalle operazioni avviate per stanare gli evasori, soprattutto delle tasse derivanti dal consumo dell’acqua, emergono dati inquietanti. Alcuni dei quali gettano luce sulla città dei parassiti. 

Tra case costruite abusivamente o edificate senza, però, essere registrate si ipotizza un numero di immobili superiore a mille. Forse 1600. A questo fenomeno se ne aggiunge, però, un altro. Quello fotografato dall’Agenzia del territorio. L’organismo fiscale continua, infatti, il suo «forcing» alla scoperta di quegli immobili che al catasto non esistono, ma che in realtà sono edificati. E così è stato pubblicato un elenco di  cittadini   proprietari di terreni dove sorgono gli immobili che non risultano accatastati. A loro  l’Agenzia del Territorio, per tramite del Comune, ha fatto avere gli avvisi relativi all’attribuzione della rendita presunta dei fabbricati non dichiarati. Grazie ai controlli effettuati dagli ispettori dell’Agenzia, pertanto, adesso è stato possibile redigere un doppio elenco. 

Il primo è relativo alle particelle del catasto dei terreni che sono oggetto dell’attività di attribuzione della rendita presunta, mentre nel secondo vengono riportati i nominativi dei soggetti interessati dagli accertamenti comprensivo anche dell’indicazione del numero di protocollo relativo agli avvisi di accertamento. Fino al 29 gennaio gli intestatari dei beni, oggetto della verifica, potranno consultare gli atti. I possessori devono, infatti, dimostrare di essere aventi diritto dei beni: se risultano regolarmente intestati in catasto, sarà sufficiente l’esibizione di un documento di riconoscimento; in caso contrario dovrà essere esibito anche un altro documento pubblico, idoneo a dimostrare la qualità di possessori. Facendo un discorso in linea generale le tipologie di fabbricati intercettati nel corso degli anni dall’ agenzia del territorio sono diverse. Ci sono i fabbricati ex rurali ossia quei fabbricati che risultano censiti ancora come tali e quindi al catasto terreni che però nel tempo hanno subito variazioni tali da non poter essere più considerati fabbricati rurali. Ci sono tante abitazioni la cui categoria catastale potrebbe essere l’ A/2 (civile abitazione) o A/3 (casa economica) e che invece in catasto risultano ancora censiti come fabbricati rurali senza rendita catastale.

Ci sono, poi, i fabbricati di tipo rurale che a differenza dei fabbricati rurali, risultano già censiti al catasto urbano ma con rendite catastali molto basse generalmente. I fabbricati di tipo rurale vengono distinti in catasto con la categoria A/6. Ci sono, poi, i fabbricati mai dichiarati che a differenza dei precedenti sono completamente invisibili al fisco. Ecco perchè si chiamano fabbricati fantasma.  Proprio i fabbricati mai dichiarati, ossia i cosiddetti fantasma. saranno oggetto in questo periodo da parte dell’ amministrazione comunale di  controlli, proprio per riportarli alla luce. La verifica va di pari passo a quella avviata per i tributi dell’acqua evasi. Un vuoto all’incirca pari a 12milioni di metri cubi circa.  Dai dati elaborati dalla commissione tecnica emerge, infatti, che detratto il 40% dai 19milioni e 500mila mc immessi nella rete, detratti i 500mila per utenze di uso comunale, restano 11milioni e 500mila mc fatturabili a fronte dei 7milioni e 700 invece fatturati. E’, quindi, evidente – ed è questa la ragione per cui il sindaco Abramo ha messo in piedi un’apposita squadra anti-evasione – che esistono situazioni di irregolarità tali da impedire la registrazione di 3milioni e 800mila mc di acqua, effettivamente utilizzata dalla cittadinanza. Ebbene il credito dovrà tornare nelle casse di palazzo de Nobili. A questo mira la task force guidata da Giampaolo Mungo. Supportato da un gruppo di lavoratori della Catanzaro servizi, il team, proprio, in questi giorni, sta procedendo alla lettura di verifica dei contatori. 

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