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POTENZA – Manifestazioni a Montegrosso contro le trivelle. La prima, “#Nessunotocchilmiobosco” si svolgerà domani. La seconda in ordine cronologico invece, indetta dai Comitati No Triv di Potenza e di Brindisi di Montagna terranno si svolgerà domenica prossima. Queta iniziativa sarà presentata giovedì prossimo alle 10 e 30 presso la sede del Wwf regionale a Potenza. Si tratta di una giornata di mobilitazione nell’ area del previsto pozzo petrolifero di Montegrosso sui confini tra i comuni a cui fanno riferimenti i due comitati.
Ma prima è prevista la manifestazione “#Nessunotocchilmiobosco”. Nella nota dei promotori si legge: «Montegrosso è attualmente il pozzo più vicino alla città di Potenza, anche se è situato nel comune di Brindisi di Montagna si trova a 10 km dal nostro centro storico, a 7 km da Bucaletto ed a 600 metri dall’abitazione più vicina. Nel 1999 venne chiuso per via di un sinistro incidente mai chiarito né dalla multinazionale competente all’epoca, né dal Ministero dello Sviluppo economico, né dalla classe dirigente regionale dell’epoca. Oggi i cancelli del sito sono stati nuovamente aperti dalla multinazionale Rockhopper che ha incominciato una nuova “bonifica” del territorio, in vista delle nuove estrazioni previste a partire dall’inizio del 2016. Con la consapevolezza che possiamo vendere tutto: i frutti della terra, l’acqua, il risultato del nostro lavoro, lo spettacolo dei nostri luoghi natali, sappiamo che possiamo vendere anche il nostro petrolio. A maggior ragione se tutta la nazione ne ha bisogno. L’unica cosa che non possiamo vendere è la dignità. Dobbiamo vendere ciò che abbiamo per conseguire ciò che ci manca: un piano di sviluppo serio dell’impresa locale, una programmazione onesta dei finanziamenti bancari per le attività produttive, una pianificazione pluriennale degli interventi per la messa in sicurezza delle nostre risorse naturali. Se vedremo questo impegno, accetteremo le estrazioni. In caso contrario, ci opporremo. Perciò invitiamo tutta la cittadinanza a riappropriarsi dei propri spazi, a dimostrare di essere un popolo vivo che non accetta le elemosine delle multinazionali e, simbolicamente, ripopola i suoi luoghi natali dove, a darci forza, ancora riecheggia forte il grido dei nostri avi: “La terra è a nostra e nun s’adda toccà”».
L’iniziativa prevede: concentramento, pranzo sociale, dibattiti, escursioni, musica e giochi della cultura popolare. L’evento inizierà alle 12.

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