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PISTICCI – La sezione distaccata a Pisticci del tribunale di Matera è chiusa da oggi in seguito all’entrata in vigore della riforma del sistema giustizia in Italia. L’unica speranza di veder ancora aperti gli uffici del centro jonico passa per quella eccezione pur prevista dalla normativa, in base alla quale, mancando alla sede centrale spazi adeguati per ospitare tutto il materiale rinveniente dalla sede soppressa, può essere utilizzata quest’ultima come propaggine del tribunale accorpante, per un massimo di cinque anni. A questa opzione si lavorava da tempo, anche se di recente il ministero della Giustizia non aveva accolto la richiesta pervenuta in tal senso da parte del presidente del tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione. Mancava un requisito, ovvero la nuova sede di via Cantisano non era mai stata, in precedenza, adibita ad ufficio giudiziario. 

Di Trani ha provato a risolvere l’inghippo nel recente incontro con il ministro Cancellieri, dal quale è tornato fiducioso. E così due giorni fa, in giunta, l’esecutivo cittadino ha votato per la messa a disposizione in comodato d’uso gratuito dell’attuale sede di giustizia in piazza Umberto I. Con questo provvedimento il Comune rinuncerebbe ai 120 mila euro annui versati dal settore giustizia per il fitto dei locali. La delibera è stata immediatamente trasmessa agli uffici competenti del Ministero, nella speranza che il tanto atteso provvedimento possa essere favorito anche da questa ulteriore disponibilità. Ecco perché ieri mattina la scelta operata dalla sede centrale di Matera, che intendeva mandare a Pisticci una ditta per il recupero dei computer e degli altri faldoni del settore penale, è apparsa un tantino estemporanea. E’ vero che la legge va applicata e che la sezione distaccata non esiste più, ma è altrettanto vero che, per ragioni di opportunità, si potrebbe attendere il responso da Roma che, d’altra parte, deve pronunciarsi su una richiesta formulata non dal Comune di Pisticci, ma dallo stesso presidente del tribunale. 

Ed ecco perché ieri mattina, simbolicamente, un trattore ha bloccato l’ingresso del palazzo in piazza Umberto I, mentre il sindaco ed alcuni suoi amministratori spiegavano le ragioni del nuovo blitz, interrotto quando da Matera è arrivata la notizia che, almeno nella mattinata di ieri, nessuno si sarebbe recato a Pisticci per recuperare il materiale ancora custodito nella sede di giustizia del centro jonico. Una richiesta del genere, d’altra parte, era stata formulata proprio nella delibera di giunta del giorno prima. L’esecutivo cittadino aveva espressamente invitato “il Presidente del Tribunale di Matera a rinviare le operazioni di trasferimento dei fascicoli e delle suppellettili presenti nei locali della Sezione Distaccata di Pisticci, in attesa del definitivo provvedimento, che sarà assunto a breve dal Ministero di Giustizia”. Finora, ha fatto più volte notare l’amministrazione cittadina, con la stessa modalità ipotizzata per Pisticci (ovvero quella della propaggine a disposizione della sede centrale), sono state in qualche modo salvate 45 sezioni distaccate su 220, 6 su 12 solo in Puglia. E’ su questa consapevolezza che Di Trani continua a fondare la sua speranza, ma nel frattempo, almeno a livello locale, almeno dalla sede centrale di Matera, è l’auspicio del primo cittadino, dovrebbe esserci un po’ di collaborazione, una certa disponibilità ad attendere quanto potrebbe essere presto disposto da Roma, in seguito alla rivisitazione del fascicolo su Pisticci. 

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