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MATERA – Le infinite polemiche sullo sconsiderato aumento della Tari non si placano. Ma, il pesante contributo che i cittadini sono chiamati a versare all’amministrazione comunale potrebbe essere rimodulato in tempi molto celeri. La minoranza ha chiesto di convocare immediatamente un Consiglio comunale straordinario che chiarisca diversi aspetti, tenendo conto di alcuni nuovi scenari.

Nonostante la scadenza molto vicina della prima rata, segundo le indicazioni giunte dal Palazzo di città solamente una settimana fa (solo la prima rata in scadenza il 31 dicembre 2015, e non le prime tre come riportano le cartelle giunte in questi giorni nelle case dei contribuenti), c’è ancora margine per ridisegnare i pagamenti richiesti. Lo ha illustrato questa mattina in conferenza stampa l’ex sindaco di Matera, Salvatore Adduce, assieme ai suoi colleghi consiglieri comunali di opposizione (Pd, Allenanza per l’Italia e Sel), alla presenza anche di sigle sindacali e esponenti del centro sinistra materano.

Dai calcoli effettuati sui versamenti già effettuati per il trasporto dei volumi di spazzatura nelle discariche di Pisticci e Fenice di Melfi, si parla di una spesa di 2.805.000 euro al 31/12/2015, di molto inferiori ai 5 milioni previsti dall’amministrazione precedente. Dunque era già possibile determinare una riduzione dei costi. Inoltre, anche aiiungendo costi di circa 727.000 per far fronte al maggior afflusso turistico, la cifra in aumento avrebbe toccato i 3.532.000 (ancora inferiore ai 5 milioni di aumento previsti dal bilancio della Giunta De Ruggieri).

Da questo ragionamento, scaturiscono le due proposte della minoranza: 1) procedere ad una revisione del calcolo della Tari per ridurre di almeno il 15% le somme richieste ai cittadini; 2) dare la possibilità ai cittadini di effettuare i pagamenti rateali fino al 30/6/2015 senza alcuna sanzione o oneri aggiuntivi.

Anche sulla Tasi permangono dubbi importanti: 1) è necessario che gli amministratori nelle prossime ore chiariscano.
quale aliquota applicare; 2) in ogni caso la non imposizione di sanzioni, interessi ed altri oneri a carico dei cittadini che effettuano versamenti eventualmente non esatti, stante l’assoluta incertezza.

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