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CROTONE – «La città ha diritto ad avere informazioni precise» ha detto il sindaco Vallone nel corso di una conferenza stampa indetta per spiegare le ragioni che lo hanno portato a sorpresa giovedì scorso a dimettersi dalla sua carica.

 

«Le dimissioni del sindaco non sono certo dovute ad un colpo di sole, nonostante la stagione» ha aggiunto Vallone sottolineando che alla vigilia di un consiglio comunale delicato perché riguardava questioni importanti come il mantenimento di posti di lavoro per operatori della partecipata Akrea l’attenzione si è di colpo spostata su altre questioni. Il sindaco ha evidenziato che la complessità della situazione economica e sociale in cui Crotone si trova ha indotto tutte le componenti del centro sinistra che appoggiano la sua sindacatura a mettere in campo iniziative per fronteggiare l’emergenza.

 

«Ho condiviso insieme alla mia maggioranza questo percorso e si era arrivati alla definizione di un programma che avrebbe trovato naturale sbocco in un documento condiviso da tutte le forze politiche contenenti i punti principali per il rilancio dell’azione amministrativa» ha proseguito il sindaco. Tuttavia, ha aggiunto nel suo ragionamento, alla vigilia del consiglio «i segretari provinciali di Italia dei Valori e Sel, partiti che appoggiano la maggioranza, hanno chiesto di aggiungere al documento l’impegno scritto di modificare l’assetto di giunta, altrimenti, hanno comunicato, avrebbero disertato il consiglio stesso».

 

E qui è arrivato l’affondo netto di Vallone: «Il sindaco non può e non accetta condizionamenti. Ed a questo punto ho deciso di dimettermi». Il sindaco è ritornato anche sul concetto di responsabilità: «C’è stato in queste ore successive alle mie dimissioni un uso ed anche un abuso della parola “responsabilità”. Nel corso del mio intervento in Consiglio ho parlato di scarso senso di responsabilità di tutti i partiti non indicando l’uno o l’altro. Ho riletto più volte il mio discorso in consiglio, peraltro pronunciato a braccio, e lo ripeterei anche cento volte, perché ho inteso mettere Crotone e non altri ragionamenti al centro dell’interesse collettivo».

 

Il sindaco ha poi fatto riferimento alla giunta: «Non l’ho scelta consultando l’elenco telefonico ma con i partiti. Si dovrebbe avere senso di gratitudine verso professionisti che stanno lavorando per la città in un momento delicato». A chi ha collegato la sua decisione con il peso delle difficoltà del momento Vallone ha risposto: «Non mi sono tirato dietro mai davanti a nessuna responsabilità, figurarsi in questo particolare momento, ma non intendo fare il parafulmine di nessuno».

 

E ha aggiunto con un paragone calcistico: «Bastasse cambiare un assessore per risolvere i problemi. Ma di Platini nella attuale politica non se ne trovano». Il sindaco ha, in conclusione, manifestato la sua disponibilità ad un confronto sui programmi con i partiti della maggioranza: «Altrimenti non sono disponibile a cedere su nessun punto».

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