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POLICORO – L’Ageforma (agenzia di formazione professionale pubblica in house delle Provincia di Matera) è nel caos.

Da qualche mese, infatti, il presidente  Nicola Trombetta (Pd) si è dimesso per andare a ricoprire il ruolo di assessore al Comune di Matera e il suo posto è stato preso da Giuseppe Digilio, componente del Consiglio d’amministrazione.

Nel frattempo sarebbe stato pubblicato il bando per designare il nuovo presidente, nonostante manchi meno di un anno al voto, ammesso che le Province non vengano soppresse dal Governo. Alle  dimissioni “pilotate” di Trombetta si sono aggiunte quelle del Direttore generale Salvatore Parziale, di cui abbiamo dato già notizia. E su queste ultime c’è un vero e proprio giallo.

Infatti, potevano essere revocate prima del 24 giugno, termine ultimo prima che diventassero esecutive. E da quello che ci risulta sarebbero state ritirate. Tuttavia, Parziale da quella data non è più in servizio. Come si suol dire è in mezzo a una strada, non godendo nemmeno degli ammortizzatori sociali, indennità di disoccupazione (Aspi), essendo dimissionario. E’ stato messo alla porta. Ageforma non ritiene opportuno il suo reintegro e lo stesso dicasi per l’aspetto politico non accettando la riassunzione.

A questo punto un dato è acclarato: il rapporto umano tra Parziale e l’organo politico sembra ormai compromesso e bisogna solo capire come uscire da questa impasse.

Non è escluso che il tira e molla finisca al Tribunale amministrativo regionale e/o ordinario. Da un lato ci sarebbe il possibile mobbing, ovviamente tutto da dimostrare, nei confronti di Parziale, al quale sarebbe stato detto in più di qualche circostanza implicitamente e esplicitamente di lasciare l’incarico perché non più organico all’indirizzo politico di centrosinistra; dall’altro, però, l’attuale ormai ex Direttore generale difficilmente potrebbe essere d’accordo con il metodo usato per la sua sostituzione così com’è stata ordita, poiché in contrasto con lo statuto e le norme vigenti in materia di pubblico impiego: un licenziamento ad nutum (in tronco).

Ora ci si chiede: chi firma gli atti di Ageforma? Nel frattempo i dipendenti non avrebbero più riferimenti e l’attività amministrativa sarebbe di ordinaria amministrazione, mancando il vertice amministrativo; anche se, da quello che un dipendente della struttura ci ha riferito, un Direttore generale facente funzioni sarebbe stato nominato in surroga a Parziale. E sarebbe uno stesso collega interno, che firmerebbe gli atti. La sua nomina sarebbe avvenuta dietro un atto amministrativo da parte della governance di Ageforma.

A un anno dal rinnovo del consiglio provinciale e di tutte le cariche di sottogoverno, ammesso che il Ddl costituzionale del Governo Letta faccia il suo corso e riesca ad abolire l’Ente intermedio tra Regione e Provincia entro la fatidica data del 2014, quella di Parziale è una patata bollente sulla quale nell’interesse di tutti, politica e cittadini, bisognerebbe fare chiarezza nel più breve tempo possibile. Ecco perché la telenovela, quella di Ageforma, tutta nostrana si arricchirà di un nuovo capitolo, a cui contribuirà anche l’opposizione sulla cui vicenda sembra latitante?

matera@luedi.it

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