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UN vertice lunghissimo, durato tutta la mattinata, con l’obiettivo di analizzare l’escalation della ‘ndrangheta, partendo dal sequestro di armi che ha permesso di scongiurare un attentato ai danni di un rappresentante delle istituzioni. A Roma, nella stanza del ministro dell’Interno Angelino Alfano, c’erano il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, il prefetto reggino, Claudio Sammartino, il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, e il prefetto di Catanzaro, Raffaele Cannizzaro. Davanti al Ministro sono stati snocciolati i nodi delle indagini in corso, ma anche le ricostruzioni riservate sul possibile attentato. «Al ministro – ha detto il procuratore De Raho – ho illustrato la situazione di pericolosità in cui versa Reggio Calabria e come la ‘ndrangheta stia alzando il tiro. Ed il Ministro ha compreso benissimo». 

D’altronde, anche il procuratore aggiunto Nicola Gratteri, dopo il sequestro delle armi (LEGGI L’ARTICOLO) era stato chiaro nell’evidenziare la situazione della Procura di Reggio: «Sono in corso importanti indagini. Non posso aggiungere altro». In pentola, dunque, bolle qualcosa di grosso, sia in termini di indagini, sia di possibili, dure risposte della criminalità organizzata. E questo il Ministro Alfano ha voluto sentirlo direttamente dalla voce dei principali interessati, compreso i rappresentanti del capoluogo di regione che seguono l’evoluzione della vicenda reggina. 
Oggetto del confronto, comunque, non solo gli aspetti legati al possibile attentato, ma anche una valutazione complessiva sulla situazione della criminalità organizzata in Calabria, senza dimenticare lo stato di salute degli enti locali che continuano a registrare infiltrazioni e collusioni con la stessa ‘ndrangheta. C’è, complessivamente, preoccupazione, come lunedì ha evidenziato anche il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti (LEGGI L’ARTICOLO), il quale era arrivato a sottolineare che «la ‘ndrangheta è pronta a colpire».
Al termine dell’incontro il ministero dell’Interno ha assicurato che saranno predisposte tutte le misure per fronteggiare la nuova minaccia.
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