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CATANZARO – Circa il 40% degli alloggi di edilizia residenziale pubblica nella periferia sud di Catanzaro è oggetto di occupazione abusiva, con situazioni di particolare criticità nel quartiere Pistoia. Su un patrimonio di 2.450 alloggi Erp (comunali o dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica), 1.350, pur risultando regolarmente assegnati, sono di fatto in gran parte oggetto di occupazione abusiva e 968 risultano occupati senza titolo con istanza di regolarizzazione del rapporto locativo.   

Il dato è contenuto nella proposta di contratto di valorizzazione urbana approvata stamane dalla giunta comunale guidata dal sindaco Sergio Abramo nell’ambito del «Piano nazionale della città» (decreto Sviluppo 2012), che punta alla riqualificazione urbana e sociale dei quartieri lungo la direttrice di viale Isonzo. Nella proposta di intervento, si evidenzia che circa 600 nuclei familiari, inseriti nella graduatoria definitiva del bando generale per l’assegnazione in locazione di un alloggio, aspettano da anni di entrare nelle abitazioni loro assegnate mentre sono circa 270 le richieste di alloggio da parte di chi si trova improvvisamente in una situazione di emergenza abitativa.   

La proposta approvata dalla Giunta comunale sottolinea, inoltre, il ruolo svolto dalle famiglie di etnia rom, che hanno via via abbandonato accampamenti e baraccopoli per insediarsi, spesso abusivamente, in alloggi Erp temporaneamente non occupati, creando situazioni di marcato disagio sociale e di frattura con le popolazioni originarie.   

Evidenti le ripercussioni sul mercato immobiliare, che nella periferia sud di Catanzaro ha subito un crollo delle quotazioni: a fronte di valori che oscillano tra i 1.400 e i 1.770 metri quadri nel centro storico e tra gli 830 e i 1.100 metri quadri in un’area periferica con simili condizioni di accessibilità – si legge ancora nel documento – nei quartieri Pistoia e Corvo i valori registrati oscillano tra 470 e 620/mq, con un evidente deprezzamento del 50%. 

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