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LAVELLO – Nei tre Consorzi di bonifica regionali l’imperativo dovrebbe essere risparmio, risparmio e ancora risparmio. Ed è per questo che ha sollevato un vero e proprio polverone la recente nomina firmata dal commissario unico nominato dalla Giunta Pittella poco più di un anno fa, Giuseppe Musacchio.
L’ex sindaco di Vaglio, con una delibera dello scorso marzo ha affidato un nuovo incarico ad interim al già direttore amministrativo del Consorzio Vulture Alto Bradano, Pennacchio: dovrà occuparsi del servizio agrario dell’ente consortile che ha sede a Guadiano di Lavello e avrà la responsabilità di coordinare le attività della segreteria degli organi di amministrazione del Protollo.
E per le nuove funzione, il commissario ha riconosciuto al direttore un aumento di retribuzione pari al 25 per cento rispetto a quella già percepita. «Una vergogna» per i dipendenti dell’ente. Che però non sono i soli a gridare allo scandalo. Anche le sigle sindacali di categoria hanno bollato quello del commissario Musacchio come un atto «scorretto e fuori norma».
Un atto «unilaterale», che l’ex primo cittadino ha assunto in assenza di concertazione ma soprattutto «andando ben oltre» quelle che sono le competenze a lui spettanti.
«Un commissario dovrebbe occuparsi di gestire l’ente perseguendo i fini della razionalizzazione, ma non della riorganizzazione, in assenza di un disegno di riforma più ampio di competenza regionale», dice Vincenzo Esposito, segretario della Flai Cgil, ma anche anome di fai Cisl e Filbi Uil. Ciò che i sindacati contestano non è solo l’assunzione di competenze che non spetterebbero al commissario.
Ma soprattutto il fatto che l’aumento del compenso riconosciuto al direttore «appare fin troppo generoso, se si considera la situazione in cui versano i tre Consorzi».
«Nel frattempo – scrivono i lavoratori – il mondo agricolo viene tartassato con canoni raddoppiati, pagamento del canone irriguo dove l’acqua non c’è, mentre il commissario elargisce aumenti sconsiderati al direttore».
La nuova nomina è stata anche oggetto di uno scontro diretto tra Musacchio e i sindacati. Ma Musacchio non sembra affatto interessato a tornare indietro sui suoi passi.

marlab
m.labanca@luedi.it

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