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AMANTEA – Appartiene con ogni probabilità a Maria Stella, scomparsa la scorsa notte (LEGGI LA NOTIZIA), il corpo recuperato oggi dai militari della Capitaneria di Porto, nel tratto di mare ai confini tra gli abitati di Nocera terinese e Falerna. Il cadavere, di sesso femminile, è stato avvistato da un elicottero dell’Esercito che da stamattina ha sorvolato ininterrottamente il litorale tirrenico, da Amantea al golfo di Lamezia, ed è stato già recuperato a bordo della motovedetta della marina che sta ora dirigendo verso il porto di Cetraro. 

«E’ stato effettivamente ritrovato un cadavere in mare – ci ha confermato il procuratore capo della Repubblica di Paola, Bruno Giordano – che verrà trasportato presso l’ospedale di Cetraro. Dopo le necessarie procedure di riconoscimento, sarà necessario disporre l’autopsia. Allo stato, pertanto, non possiamo fare ipotesi sulle cause della morte».
 Bisognerà, dunque, attendere i risultati che fornirà il perito per sapere esattamente le cause della morte. Le ricerche della donna erano partite all’alba di oggi, dopo l’allarme lanciato da uno dei due figli della quarantanovenne di Cleto. La donna era andata regolarmente a lavoro ieri sera, presso un noto ristorante ubicato tra gli abitati di Campora San Giovanni e Amantea. Secondo una prima ricostruzione, dopo aver terminato il turno di servizio, intorno alla mezzanotte e mezza, sarebbe salita in macchina senza tuttavia far ritorno presso la propria abitazione, sita nella frazione di Marina di Savuto del comune di Cleto. La sua auto, una Fiat Punto, era stata poi ritrovata intorno alle otto in prossimità dell’arenile di località “Mandrelle” a poche centinaia di metri dal posto di lavoro. All’interno le chiavi ancora inserite nel cruscotto e gli effetti personali della donna, un giubbino e il telefonino. Le ricerche erano state avviate immediatamente e alle stesse avevano partecipato oltre ai militari dell’Arma, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e gli agenti della Polizia Municipale di Amantea, i volontari del gruppo Protezione Civile della città. Anche la Polizia Ferroviaria era stata allertata per ogni eventualità. Alle operazioni di ricerche, protrattesi per l’intera giornata hanno poi partecipato mezzi navali della Capitaneria di Porto e un elicottero dell’Esercito, oltre alle unità cinofile dei Carabinieri. Se il riconoscimento confermerà, com’è verosimile, che il cadavere ritrovato in acqua è quello di Maria Stella, le ricerche si chiuderanno, purtroppo, nel modo più tragico.
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