X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

ANCHE I DETENUTI saranno  impegnati in attività antincendio del Parco  nazionale del Pollino, l’area protetta che ricade nella Basilicata  meridionale e nella Calabria settentrionale e dell’Alto Jonio. E’  quanto prevede un protocollo di intesa che è stato sottoscritto dall’Ente Parco, dalla direzione della casa  circondariale di Castrovillari e dall’associazione di volontariato  Anas (Associazione nazionale di Azione Sociale).

L’intesa prevede l’utilizzo di detenuti dell’istituto  penitenziario di Castrovillari per l’attività di avvistamento degli  incendi boschivi. I detenuti impegnati saranno 5 per volta, nella  turnazione complessiva il numero arriva a 20. Saranno attivi in  località “Petrosa”, zona sensibile dal punto di vista  naturalistico, da proteggere dal fuoco.

L’iniziativa è stata definita “unica in Italia”. Oltre a  contrastare il fenomeno degli incendi boschivi, è frutto di un  accordo stipulato tra Ministeri della Giustizia e dell’Ambiente che si impegnano a promuovere l’utilizzo delle persone in esecuzione di pena  al fine di favorire la reintegrazione sociale dei condannati e  diminuire il rischio di recidiva.

La pineta costiera della zona  jonica, le aree naturalistiche, il Parco del Pollino e l’Appennino  Lucano: sono le principali aree della Basilicata da difendere  dall’attacco degli incendiari e dai comportamenti colposi dell’uomo.  Parte in Basilicata la lotta al fuoco che si avvarrà soprattutto di  due elicotteri, sulla base di una convenzione tra la Regione ed il  Corpo forestale dello Stato che è diventata operativa già da oggi.

Il massimo ente territoriale ha stanziato 600mila euro per la  campagna di antincendio boschivo.

La Forestale mette a disposizione  due elicotteri AB 412, particolarmente adatti per le attività  operative, che saranno ubicati di stanza in Basilicata per tutta la  durata della campagna estiva.

 Le basi di schieramento sono una per  provincia: una è a Pisticci – Tinchi  presso l’eliporto  Madonna delle Grazie, da ieri al 15 settembre 2014, e l’altra  presso l’aviosuperficie di Grumento Nova per il periodo che  va dal primo luglio al 30 settembre.

Oltre all’attività di spegnimento incendi e di bonifica con  getti dall’alto, in collaborazione con le forze a terra, l’impiego  degli aeromobili prevede anche operazioni di protezione civile, il  monitoraggio del territorio e il trasporto di personale addetto alle  operazioni AIB o di soccorso. Gli AB 412 sono dotati del sistema di  navigazione elettronica cartografica per il riconoscimento delle zone  colpite da incendio tramite coordinate geografiche (tipo GPS). Nel  periodo fino al 30 settembre sono previste 300 ore di volo.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE