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POTENZA – Si ritroveranno venerdì mattina, alla vigilia di ferragosto, sul litorale di Policoro attivisti pentastellati e cittadini, sotto lo slogan “giù le mani dal nostro mare”.

L’iniziativa rientra nel tour itinerante organizzato dal Movimento 5 Stelle per tutto il mese di agosto in diverse località marine delle regioni del sud Italia: «nonché territori fortemente vessati dalle trivellazioni petrolifere e dalle devastanti conseguenze per l’uomo e per l’ambiente».

Alla stregua di quelle che si sono succedute negli ultimi due anni per chiedere a governo e amministrazioni regionali e locali: «stop alle trivellazioni». L’appuntamento è per le 11 al Lido Sirena.

«Il Mediterraneo è un mare chiuso – spiegano i 5 Stelle – e le perforazioni minacciano il suo straordinario ecosistema marino già con le sole tecniche di ricerca di petrolio e gas, come il ricorso all’air gun, devastante metodo di indagine che distrugge la catena alimentare della fauna ittica e provoca lo spiaggiamento – e spesso la morte – dei cetacei».

«Quella a cui stiamo assistendo è una vera e propria lottizzazione dei nostri mari – proseguono i pentastellati – da parte delle compagnie petrolifere, col consenso dei governi che si sono succeduti negli ultimi vent’anni, già iniziata nell’Adriatico, nello Ionio e nel mare di Sicilia, mettendo a rischio la qualità dell’acqua, la pesca e il turismo».

«Le compagnie petrolifere – e concludono – utilizzano sostanze chimiche altamente tossiche sia durante la perforazione che l’estrazione: una sola piattaforma butta in mare circa 9 mila tonnellate di rifiuti l’anno. La produzione di energia elettrica e termica da combustibili fossili è in calo dal 2002 in Italia e in Europa grazie alle energie rinnovabili e sostenibili, per cui abbiamo sempre meno bisogno di fonti energetiche inquinanti».

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