X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

TORINO – Finisce in manette a Torino Vittorio Ierinò, da questa estate in stato di latitanza e ricercato per l’omicidio del collaboratore di giustizia Salvatore Germanò.

La sua fuga è terminata nella notte, intorno alle 3, quando un’operazione dei carabinieri ha messo fine alla sua latitianza. Secondo quanto ricostruito dagli stessi inquirenti, i militari hanno fatto irruzione nell’appartamento al secondo piano in cui sospettavano si trovasse il killer bloccandolo ed evitando che riuscisse a prendere la pistola calibro 9 già carica che teneva vicino a sé.

L’omicidio di Germanò, legato ad una situazione di usura, risale a circa tre mesi fa (LEGGI LA NOTIZIA). Ierinò, il cui nome inizialmente non fu reso noto, si trovava agli arresti domiciliari in quel periodo per alcune condanne subite in Calabria, ma subito dopo l’uccisione del pentito Germanò si diede alla fuga.

Il collaboratore di giustizia Salvatore Germanò fu trovato morto incappucciato e sepolto lungo il fiume Gesso a Borgo San Dalmazzo.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE