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Il clima da austerity investe anche l’allestimento natalizio. Così accade che anche in Vaticano, il presepe tradizionale per quest’anno mantenga connotati low cost. Il presepe sorgerà come da tradizione sotto l’obelisco in piazza San Pietro a beneficio di turisti e fedeli (i lavori di allestimento sono già cominciati) ma, a differenza degli altri anni, non peserà per nulla sui bilanci vaticani se non per le spese correnti e di manutenzione. A offrire il presepe al Papa è infatti la Regione Basilicata che arricchirà l’iconografia classica di elementi locali tipici, ambientando la Natività tra i Sassi di Matera e le botti di Barile, quelle del vino Aglianico. L’idea del Governatorato è quella di alleggerire le spese a carico dell’amministrazione vaticana offrendo alle Regioni che lo richiedono, la possibilità di donare al Papa un presepe che attraverso la scenografia possa fungere anche da veicolo di promozione della Regione stessa. In Basilicata fervono i preparativi: l’opera del presepe, di 225 metri quadrati, è stata realizzata dal maestro lucano Francesco Artese, con statuine tra i 35 e i 50 centimetri, e abiti realizzati a mano sui modelli della tradizione contadina. Tutti i pastori sono in terracotta, con costumi di stoffa inamidata, ispirati a quelli indossati dai contadini lucani negli anni Cinquanta del secolo scorso. La Natività avrà però gli abiti classici della tradizione presepiale, ed è ambientata in una delle chiese rupestri di Matera, che Artese ha ricostruito nei minimi dettagli, così come gli scorci del Sasso Caveoso e di quello Barisano, con effetti luce che vanno dal giorno alla notte. L’allestimento sarà completato il 14 dicembre con l’accensione dell’albero donato invece dalla Regione Molise. 

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