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REGGIO CALABRIA – Detenzione illegale di armi e munizioni nel mirino dei Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, che d’intesa con il prefetto Claudio Sammartino, nel corso dell’ultima settimana hanno eseguito un ampio servizio straordinario di controllo del territorio, che ha permesso di eseguire due arresti in città e rinvenire due arsenali in provincia. 

In città i Carabinieri della Compagnia diretta dal maggiore Pantaleone Grimaldi hanno arrestato due incensurati, A.F., 47enne commerciante di frutta e verdura e D.C., di 26 anni, nel corso di due distinte operazione. Nel primo caso i Carabinieri, giunti per un semplice controllo amministrativo presso la rivendita di frutta e verdura del commerciante, hanno poi esteso il controllo eseguendo una perquisizione, in esito alla quale il cane da armi ed esplosivo ha indicato un punto sul tetto all’interno della cella frigorifera.
 L’uomo, a quel punto, ha rivelato che vi erano nascoste armi e munizioni ed ha invitato i carabinieri ad arrestarlo. Nei contenitori rinvenuti vi erano una pistola calibro 9 con matricola abrasa con già inserito il caricatore completo con 15 cartucce calibro 9×21, un fucile calibro 12 con matricola abrasa, decine di cartucce per fucile a pallettoni, circa 130 cartucce calibro 9×21. Nel secondo caso, sempre i carabinieri del Norm, diretto dal maresciallo capo Andrea Romano con il coordinamento del tenente Antonio Di Mauro, hanno arrestato nel quartiere di Catona l’uomo che aveva nella disponibilità una abitazione in disuso, all’interno della quale è stato rinvenuto un cofanetto di colore rosso con dentro una pistola Beretta con matricola abrasa e relativo caricatore con 6 cartucce calibro 6.35. 
Due arsenali, invece, sono stati scoperti in provincia, ed esattamente a Condofuri e Ciminà. In località Mazzabarone di Condofuri, i Carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo, diretta dal capitano Gennaro Cascone, mentre erano intenti a eseguire rastrellamenti in zone boschive, con l’aiuto dei Cacciatori di Calabria del Goc di Vibo Valentia, sono stati attratti da uno strano mattone nascosto tra rovi, ginestre e felci. L’oggetto era posto a chiusura di una buca contenente tre tubi in pvc, ricoperti a loro volta da una guaina catramata. I tubi erano stati tappati con dei veri e propri coperchi di secchi, verosimilmente utilizzati per fini alimentari. 
All’interno dei tubi, isolati con panni e stoffe, sono state ritrovate le seguenti armi e munizioni, talune contenute nelle relative custodie: una carabina Ruger cal.22; 104 cartucce marca American Eagle cal.223; un fucile mitragliatore mod.AK-47 (kalashnikov) cal.556 con matricola punzonata e comprensivo di tre caricatori; una pistola mitragliatrice Norinco mod.320 (Uzi) cal.9 con matricola punzonata; un fucile canna mozza Benelli cal.12 con matricola punzonata; un fucile Sovrapposto beretta cal.12, matricola abrasa; un fucile semiautomatico Beretta mod.a302 cal.12, matricola punzonata. Il secondo “colpo” è stato effettuato a Ciminà, dai Carabinieri del Gruppo Locri, e in particolare quelli della Stazione di Sant’Ilario dello Jonio, anche loro coadiuvati dai militari dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria, che tra la vegetazione hanno rinvenuto le seguenti armi e munizioni e sostanze stupefacenti: 1 fucile da caccia automatico cal.12 matricola punzonata, privo di marca e modello; 1 fucile da caccia automatico cal.12 marca Franchi modello Prestige, con matricola punzonata; 1 fucile da caccia sovrapposto cal.12, matricola punzonata privo di marca e modello; 1 fucile a tamburo, privo di marca, modello e matricola; 1 fucile monocanna cal. 28 marca Beretta matricola b1610; 1 fucile avancarica privo di marca, modello e matricola; 1 fucile avancarica cal. 18, privo di marca, modello e matricola; 1 fucile avancarica cal.18 con cani esterni privo di marca, modello e matricola; 1 fucile avancarica cal.16, privo di marca, modello e matricola; 298 munizioni di vario calibro; 38 grammi di canapa indiana essiccata; 1 bilancino di precisione marca Daemond da 0 a 500 grammi. Tutti i reperti sono stati sequestrati e saranno analizzati dagli specialisti di balistica.
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