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REGGIO CALABRIA – Due motovedette della Guardia Costiera e un’unità della Guardia di Finanza, hanno soccorso 281 immigrati che hanno dichiarato di essere di nazionalità siriana, in navigazione verso le coste italiane a bordo di un peschereccio in legno di circa 20 metri. 

Ad allertare la macchina dei soccorsi è stato un elicottero della Marina Militare, che aveva individuato l’imbarcazione in acque di competenza greca. La sala operativa della Guardia Costiera di Reggio Calabria ha assunto il coordinamento dell’operazione, e ha inviando a circa 80 miglia a Sud Est di Capo Spartivento, le motovedette CP 403 e CP 308 di Roccella Jonica. 

Giunti sul punto, i militari hanno iniziato il trasbordo dei profughi, tra i quali 93 bambini e 6 donne, alcune delle quali in precarie condizioni di salute. Intorno alle 9.30 tutte le persone presenti sul peschereccio sono state tratte in salvo. 

Un primo gruppo di 103 persone è sbarcato al porto di Reggio Calabria alle ore 13, a bordo di una motovedetta della Guardia di Finanza. I 103 del primo sbarco sono 26 donne, 46 bambini e 31 uomini. Alcuni minori sono senza accompagnatori. Due uomini, gli scafisti, sono stati arrestati dalla Guardia di Finanza e condotti in Caserma. Un uomo cardiopatico è stato accompagnato in ambulanza all’ospedale. Tutti gli altri immigrati, anche quelli che arriveranno con le altre due motovedette, saranno ospitati nella struttura sportiva dello “Scatolone”, che già in passato è stata adibita per la stessa finalità. Sul molo Pennello del porto è giunto anche il Questore Guido Longo

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