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Un milione e mezzo di turisti hanno alloggiato nel 2010, secondo i dati rilevati dal Sistema Informativo Turistico Regionale, nelle strutture ricettive calabresi generando oltre 8,2 milioni di presenze. Gli alberghi sono stati preferiti alle strutture complementari dall’ 88 per cento dei clienti. Fra coloro che scelgono le strutture alberghiere, il 49,7 per cento pernotta in un quattro stelle.
È quanto emerge dall’undicesimo rapporto sul Turismo in Calabria presentati nel pomeriggio alla Bit, Borsa Internazionale del turismo.
Germania, Francia e Polonia le provenienze territoriali che hanno prodotto i flussi più significativi verso la Calabria. Le località più ambite dai vacanzieri italiani e stranieri, Tropea immediatamente seguita da Isola Capo Rizzuto, Reggio Calabria, Diamante, Praia a Mare, Capo Vaticano e Pizzo Calabro.
In particolare sono 212 mila i cittadini stranieri nel 2010 ospitati nelle strutture ricettive della regione. I pernottamenti generati sono 1,4 milioni. Sono gli europei che scelgono in prevalenza la Calabria come meta per le vacanze, gli arrivi dalla Ue sono oltre 160 mila, l’81,2% dell’intera domanda estera. Il 71% delle presenze di stranieri si spalma nei mesi estivi. Il valore aggiunto attivato direttamente e indirettamente dalla spesa turistica è stimato in 1,7 miliardi di euro pari al 5,9 per cento del pil regionale. Clima di fiducia positivo tra gli operatori turistici calabresi per il prossimo anno: quasi un imprenditore su tre prevede un incremento dei flussi turistici oltre ad una ripresa degli investimenti, del fatturato e dell’occupazione.
Dati importanti che si mescolano alle nuove proposte per far si che il settore possa crescere, investendo per esempio nel turismo della terza età, giovanile ed anche nautico. Per il presidente della Regione Calabria, Scopelliti, è importante realizzare un significativo e concreto rilancio del settore turistico calabrese per attivare azioni di comunicazione e promozione di supporto alla vendita che trovino nel marchio Calabria (tre scudi di colore azzurro-mare, verdee-natura e rosso-cultura), un brand innovativo, forte e d’impatto.
Ciò che però non si deve dimenticare nel lavoro progettuale e di pianificazione e di investire per costruire una cultura collettiva dell’accoglienza, della valorizzazione e della preservazione del patrimonio regionale, fatto di natura, storia, arte e tradizioni.

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