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REGGIO CALABRIA – La Guardia di finanza ritorna a Palazzo Campanella. Sotto la lente d’ingramdimento degli investigatori del comando provinciale delle Fiamme gialle ci sono i bilanci dei gruppi consiliari alla Regione Calabria. L’indagine, seguita dal procuratore facente funzioni Ottavio Sferlazza, vuole ricostruire i movimenti economici delle varie esperienze politiche presenti a Palazzo Campanella, l’uso che la politica ha fatto dei finanziamenti pubblici.
L’indagine, poi, si allarga anche alla Provincia di Reggio Calabria. Pare, infatti, che le Fiamme gialle stiano lavorando su di una sorta di travaso di fondi da alcuni gruppi regionali a consiglieri provinciali della stessa fazione politica per la copertura di spese legate ai costi della campagna elettorale. Gli uomini del colonnello Claudio Petrozziello, per tutta la mattinata di ieri, hanno fatto visita nelle varie stanze che ospitano i gruppi consiliari, ubicate al primo piano dell’astronave, e si sono fatti consegnare i documenti contabili e le pezze giustificative delle singole spese affrontate negli ultimi anni.
Secondo quanto trapelato, gli accertamenti avrebbero preso il via dal “caso” del consigliere provinciale Demetrio Cara, eletto nella lista lista “Raffa presidente”. La sua vicenda è emersa nei mesi scorsi: l’esponente politico, che è anche un maresciallo delle Fiamme Gialle, dichiarava di essere domiciliato a Gioia Tauro, presso la caserma del corpo.

Scartabellando fra le carte acquisite presso gli uffici del palazzo provinciale di Via Foti, però, gli investigatori del comando provinciale della Guardia di finanza pare abbiano riscontrato diverse posizioni meritevoli di essere verificate ed approfondite. Da qui il blitz alla Regione, per sondare i conti dei gruppi politici che incrociano quelli del consigliere provinciale.

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