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Nel paese degli innamorati per la festa di San Valentino: sarà una giornata tutta dedicata ai romantici quella organizzata oggi ad Abriola. 

Nel paese del Potentino, infatti, alla classica festa si uniscono le celebrazioni per il Santo Patrono. 

E così, a partire dalla mattina, sono previsti tutta una serie di eventi, tra il sacro e il profano, cone celebrazioni eucaristiche e processioni del santo lungo le vie del borgo, ma anche con l’aperitivo di “San Valentino” presso tutti i bar del paese. Un San Valentino che si potrà così trascorrere tra falò, cioccolato, baci e fuochi d’artificio, a cui si aggiunge la finale benedizione delle coppie di fidanzati e dei coniugi per l’anniversario del 25° e 50° anno di matrimonio. 

Si inizia alle 10, con l’inaugurazione del museo virtuale con le opere dei fratelli Giovanni e Girolamo Todisco e si andrà avanti tra musiche, danze, canti e degustazioni, fino a tarda notte. 

E chi arriverà oggi ad Abriola potrà anche assaporare i cioccolatini de “Le delizie di San Valentino”, ma anche assistere a uno spettacolo musicale tra le vie cittadine con i “Cantastorie”. Infine seguirà una fiaccolata ed un “Brindisi dell’amore stellare” con spumante e dolce tipico di San Valentino. 

Poi, a mezzanotte, finale a sorpresa con baci e abbracci nel segno del Santo Patrono, il tutto “condito” con accattivanti fuochi pirotecnici.

La tradizione popolare di Abriola parla di un grande evento legato al Santo, secondo il quale “Abriola fu da questi salvato da una terribile carestia, con un miracoloso ordine di due carri di grano a due carrettieri, i quali, giunti ad Abriola e riconosciuto il committente nel Santo immortalato nel busto ligneo, rinunciarono al loro compenso”.

E ad Abriola San Valentino è venerato e festeggiato almeno dal Seicento, come attestano il busto ligneo e le reliquie del Santo, conservate nella Chiesa Madre del paese.San Valentino, nato a Terni intorno all’anno 176 d.c. è stato un vescovo romano, divenuto martire. Nell’anno 270 d.c., Valentino si trovava a Roma, giuntovi per predicare il Vangelo e convertire i pagani. 

Venne arrestato sotto Aureliano in quanto l’Impero Romano a quei tempi praticava le persecuzioni cristiane e, poiché la popolarità di Valentino stava crescendo, i soldati romani lo catturarono e lo portarono fuori città per flagellarlo, temendo che la popolazione potesse insorgere in sua difesa. Fu decapitato il 14 febbraio del 273 d.c. 

Le sue spoglie furono sepolte sulla collina di Terni, al LXIII miglio della Via Flaminia, nei pressi di una necropoli. 

Sul luogo sorse nel IV secolo una basilica nella quale attualmente sono custodite in una teca le sue reliquie. Altre reliquie sono custodite però proprio ad Abriola, paese dove il Santo, prima di morire, fu mandato in esilio. E Abriola onora il suo Santo Patrono ogni anno sempre con festeggiamenti in grande stile. 

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