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 Unità Complesse di Cure Primarie(250) in Campania,  strutture aperte 24 ore al giorno per 7 giorni alla settimana presso le quali opererà il personale medico già in convenzione, strutture presso le quali sarà presente anche un ambulatorio infermieristico. E’ solo una parte di quel che annuncia il presidente della Regione Stefano Caldoro dando voce  alla sua “rivoluzione” della sanità, ma le reazioni sono freddine. Non che tutti lo seguano, a Caldoro, dopo quel che è successo negli ultimi anni  in fatto di sanità in Irpinia e in Alta Irpinia, dopo il declassamento dell’ospedale di Bisaccia, dopo la sottrazione di una serie di servizi perché i numeri, secondo l’analisi dell’ex manager dell’Asl  non erano propizi. A Bisaccia l’argomento viene accolto, dicevamo, ma con molta cautela.
Marcello Arminio, l’attuale sindaco, è uno che si è speso molto, anche con iniziative molto forti. Davanti alla sordità costante della Regione e dell’Asl, che negli anni hanno continuato a dire no alle proposte e controproposte di questa parte dell’Irpinia, sono andate avanti le proteste, le sue in maniera vigorosa, e  poi anche dell’amministrazione successiva a quella di Arminio, con l’ex sindaco e attuale capo dell’opposizione, Salvatore Frullone. Materia del contendere, questa, anche nell’ultima campagna elettorale e causa di duro scontro tra le parti. L’ospedale Di Guglielmo è stato intanto declassato. Oggi il sindaco Arminio si sta battendo perché almeno il punto Psaut possa essere meglio organizzato, con attrezzature in grado di individuare i casi gravi. Che sia una operazione elettorale, questa di Caldoro, si scoprirà presto. Intanto oggi, dice il sindaco, il presidente della Regione scopre la validità della sanità di territorio, evidenzia le esigenze delle popolazioni, dopo aver tarpato le ali a una fetta così consistente di territorio. Staremo a vedere, continua Arminio,  perché “personalmente  non ho capito che cosa intende fare e come si debbano organizzare i medici sul territorio”. Altro è invece il progetto dell’Area Pilota:“Stiamo avviando un discorso molto articolato, sapendo che la sanità è uno dei  punti fondamentali di questo esperimento. Come sindaco di Bisaccia mi sto battendo per la qualità della sanità in Alta Irpinia, per la qualità dell’ex ospedale Di Guglielmo, perché possa essere punto di riferimento. Se poi Caldoro vorrà dirci come rivoluzionare la sanità, stavolta sarà diverso, dopo la storia passata e recente.  Noi vogliamo essere attori”. Il capitolo, come dire, è solo alle prime pagine.

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