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L’INIZIO dei lavori risale a 40 anni fa. Era il 1975 e statale Bradanica avrebbe dovuto essere la scommessa del territorio.
Da ieri quella scommessa rischia di essere persa per sempre. Il blocco del cantiere che i sindacati hanno deciso, dopo il silenzio calato sul futuro dei 40 dipendenti della Aleandri Spa, è il segnale inequivocabile che questa infrastruttura non è considerata utile al territorio.
Gli operai dell’azienda (inizialmente 60, poi ridotti a 40 per il mancato rinnovo di 20 contratti e termine, ndr.) hanno atteso ancora una volta che l’incontro in Prefettura dei giorni scorsi potesse sfociare in un risultato concreto: la ripresa dei lavori sul cantiere. A tornare al lavoro, invece, sono stati solo gli specialisti che si occupano del ponte sull’arteria stradale.
E’ così è scattata la decisione di bloccare il cantiere del primo tronco della Bradanica, di fermare tutto e incrociare le braccia, perchè stanchi per le troppe promesse non mantenute.
«Ci sentiamo come i soliti idioti – spiega Franco Pantone di Filca Cisl – Mentre azienda e Anas continuano a discutere senza raggiungere alcun obiettivo, qui si perdono posti di lavoro». Ieri, intanto, il neo Prefetto Antonella Bellomo ha incontrato i sindacati (insieme alla Cisl, anche Feneal-Uil e Fillea-Cgil) per analizzare la vicenda. Dopo averli invitati ad una ulteriore riflessione ed aver analizzato l’intera vicenda con loro, si è impegnata a segnalare la vertenza al presidente della Regione e al sindaco di Matera per i quali il blocco di una infrastruttura di questo tenore (12 km per un totale di 70 milioni di investimento) rappresenterebbe un freno di non poco conto.
Nel frattempo l’Anas ha fatto giungere in Prefettura una nota in cui tr al’altro sostiene: «Non ci sono ostacoli alla prosecuzione dei lavori nel cantiere». Negando ogni responsabilità al contenzioso non risolto con la Aleandri, l’Anas sottolinea un «Ingiustificato rallentamento del cantiere, contestato dalla direzione dei lavori».
Una tesi che non soddisfa i sindacati, stanchi di un rimpallo di responsabilità che danneggia soltanto i lavoratori.
E per oggi hanno annunciato che sono intenzionati a fermare l’intera attività, lavori sul ponte compresi.

a.ciervo@luedi.it

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